Incarichi per Competenze

File 29-07-16, 19 51 30

Il MIUR, con note del 22 luglio 2016, AOODPIT 2609 e del 27 luglio 2016, AOODGPER 20453, fornisce indicazioni operative per l’individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti territoriali e per il conferimento degli incarichi nelle istituzioni scolastiche. Due le fasi previste:

Prima fase

I Direttori Generali degli USR
per il tramite degli Uffici territorialmente competenti

  1. provvedono, entro il secondo giorno successivo alla pubblicazione dei movimenti, all’individuazione delle scuole da assegnare ai docenti trasferiti sugli ambiti ai sensi delle precedenze previste
  2. ne danno immediata comunicazione alle scuole interessate.

I Dirigenti scolastici

  1. individuano da tre a sei criteri coerenti con il PTOF ed il PdM corrispondenti alle competenze richieste per l’individuazione dei docenti (vd. Allegato A alla Nota 22 luglio 2016, AOODPIT 2609)
  2. verificano, prima della pubblicazione dell’avviso, l’effettiva disponibilità dei posti vacanti e disponibili sull’organico dell’autonomia, confrontando la disponibilità organica della scuola, presente nel sistema informatico di gestione del personale (SIDI), con l’esito dei trasferimenti su sede previsti dalle fasi B 1 e B2 della mobilità interprovinciale pubblicati sul sito degli Uffici Scolastici;
  3. pubblicano sul sito istituzionale della scuola, a partire
    dal 29 luglio (infanzia e primaria);
    dal 6 agosto (scuola secondaria di primo grado);
    dal 18 agosto (scuola secondaria di secondo grado);
    uno o più avvisi con l’elenco dei posti dell’organico dell’autonomia vacanti e disponibili nell’istituzione scolastica, suddivisi per grado di istruzione, tipologia di posto e, per la secondaria, classe di concorso. Per ciascun posto, l’avviso specifica

    • i criteri individuati,
    • le modalità e i termini di scadenza
      • per la presentazione delle candidature,
      • per la proposta di incarico da parte del dirigente,
      • per l’accettazione da parte del docente.
  4. esaminano la corrispondenza dei CV dei docenti inseriti nell’ambito, partendo da quelli che hanno presentato la propria candidatura, con i criteri prefissati ed individuano il docente cui proporre l’incarico, eventualmente anche mediante colloqui, in presenza o in remoto. In ogni caso, la scelta del docente dovrà essere motivata;
  5. comunicano formalmente via mail ai docenti individuati la proposta di incarico;
  6. a seguito di accettazione formale via mail da parte del docente, danno atto della individuazione del docente, utilizzando l’esclusiva funzione “individuazione per competenze” del SIDI (disponibile dal 1° agosto), entro
    – il 18 agosto (scuola infanzia e primo ciclo di istruzione);
    – il 26 agosto (secondo ciclo di istruzione);
  7. procedono alla pubblicazione degli incarichi assegnati, di cui al comma 80, ultimo periodo, della Legge.

I docenti possono:

  1. caricare nell’apposita sezione del sito Istanze On Line il proprio CV (doc  – pdf):
    dal 29 luglio al 4 agosto (scuola infanzia e primaria);
    dal 6 al 9 agosto (scuola secondaria di primo grado);
    dal 16 al 19 agosto (scuola secondaria di secondo grado);
  2. presentare la propria candidatura (docpdf) ad una o più istituzioni scolastiche dell’ambito di destinazione secondo le modalità indicate nei singoli avvisi, evidenziando la classe di concorso e specificando la corrispondenza ai criteri indicati nell’avviso;
  3. partecipare agli eventuali colloqui, in presenza o in remoto, per illustrare il proprio CV e acquisire informazioni utili per scegliere tra le diverse scuole;
  4. optare, nel caso in cui ricevano una proposta di incarico da diverse scuole, tra una di esse, nel rispetto dei tempi e delle modalità fissati dai singoli avvisi.

Seconda fase

Gli Uffici Scolastici Regionali

Assegnano alle istituzioni scolastiche i docenti non assegnati perché le loro candidature

  • non hanno trovato accoglimento;
  • non sono state presentate;
  • il Dirigente scolastico non ha pubblicato il relativo avviso.

Tale assegnazione avviene in ordine di punteggio di trasferimento su ambito e partendo dalla scuola indicata nell’apposita funzione dal docente, entro

– il 22 agosto (scuola infanzia e primo ciclo di istruzione);
– il 31 agosto (secondo ciclo di istruzione)

Con Nota 22 agosto 2016, AOODGCASIS 2819, il MIUR, allo scopo di supportare le attività delle direzioni regionali nella fase di assegnazione sui posti rimasti disponibili dei docenti che non sono stati oggetto di incarico da parte dei dirigenti scolastici, presenta la procedura che provvede a detta assegnazione in maniera automatizzata.

2819_16Seguono

  1. le operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria intra provinciale;
  2. le immissioni in ruolo mediante l’assegnazione dei docenti assunti a tempo indeterminato per l’a.s 2016/17 agli ambiti territoriali;
  3. le assegnazioni provvisorie interprovinciali.

Individuazione dei docenti per competenze


INDIVIDUAZIONE DEI DOCENTI PER COMPETENZE

A.S. 2016 – 2017
FAQ

1. I criteri delle Linee guida (MIUR – prot. n. 2609/2016) non sono vincolanti, pertanto, possono essere utilizzati anche titoli di studio, documentazione di determinate esperienze, propedeutiche alla realizzazione delle finalità del Piano Triennale dell’Offerta Formativa? Possono essere utilizzate per guidare la scelta, anche la valutazione delle cosiddette “soft-skills”? Possono essere inserite competenze organizzative? Può essere valorizzata la continuità didattica Fra le competenze richieste è possibile fare riferimento al possesso di “altre” abilitazioni o ad esperienze di insegnamento particolari (ad esempio in pluriclassi, scuola in ospedale etc)?

I criteri e le competenze elencati nelle Linee guida (MIUR – prot. N. 2609/2016) sono a titolo esemplificativo e non esaustive, fermo restando quanto disposto dal comma 79, art. 1 della legge 107/2015, nella individuazione per competenze sono “valorizzati il curriculum, le esperienze e le competenze professionali” [legge 107/2015, art. 1, comma 80]. Il dirigente scolastico, pertanto, può indicare i criteri e le competenze che ritiene più opportuni, adeguati e coerenti con le finalità individuate e formalizzate nel Rapporto di autovalutazione, nel Piano di Miglioramento e nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Sempre nel rispetto della trasparenza e pubblicità dei criteri adottati nella procedura di scelta.

2. Un posto si è liberato a causa del trasferimento di un docente in un’altra scuola, quindi, è un posto in organico di diritto. È possibile metterlo a disposizione nell’avviso?

In questo caso si procederà immediatamente all’integrazione dell’avviso, mettendo a disposizione il posto.

3. I docenti, qualora non sia stato pubblicato alcun avviso, conoscendo la disponibilità di posti, possono autocandidarsi? Il dirigente scolastico è tenuto a tener conto delle autocandidature?

Il dirigente scolastico, non avendo dato luogo ad alcun avviso, non può procedere a proposta di incarico.

4. È possibile fare un avviso pubblicando solo le competenze richieste senza specificare la classe di concorso o l’ordine di scuola interessata?

No, non è possibile.

5. Per gli Istituti scolastici con plessi collocati in ambiti territoriali differenti, ai docenti di quale ambito territoriale deve essere rivolto l’avviso?

I plessi appartenenti alla stessa istituzione scolastica sono tutti afferenti al medesimo ambito, quindi, il dirigente scolastico formula l’avviso di disponibilità in relazione all’ambito territoriale di ubicazione della sede dell’istituzione scolastica

6. Per i posti oggetto dell’avviso sul sostegno, se non si candidano docenti con titolo specifico, posso incaricare altri docenti privi di specializzazione? Possono essere richieste competenze specifiche in relazione all’alunno da seguire?

No, i posti oggetto dell’avviso sul sostegno sono destinati ai docenti dell’ambito in possesso del titolo di specializzazione. Nell’avviso è possibile specificare una serie di ulteriori competenze che permettano di scegliere docenti idonei a seguire i singoli percorsi educativi individualizzati degli alunni disabili.

7. Un docente può rispondere a diversi avvisi nel proprio ambito? Anche per gradi di istruzione differenti?

Il docente può candidarsi per tutti gli avvisi che ritenga di proprio interesse purché nella tipologia di posto e classe di concorso corrispondente al proprio ruolo.

8. Se un docente non risponde a nessun avviso, che succede?

L’Ufficio scolastico regionale provvede al conferimento degli incarichi ai docenti che non abbiano ricevuto o accettato proposte o non abbiano risposto ad alcun avviso.

9. È possibile fare avvisi per la richiesta di docenti di scuola secondaria di primo grado, ad es. di educazione fisica, ed. musicale, per coprire posti della scuola primaria?

No, il dirigente Scolastico assegna il docente sulla scuola primaria nell’ambito delle risorse disponibili in quanto già presenti nella scuola, semmai nell’avviso si può specificare che il posto potrà prevedere anche un’attività sulla scuola di diverso ordine.

10. A parità di titoli e competenze, è necessario fare una graduatoria per procedere alla scelta? Può essere opportuno mettere nell’avviso le modalità per la stesura della graduatoria? È opportuno pubblicare una griglia di punteggi per valutare i titoli?

Non è necessario predisporre una graduatoria. Ogni dirigente scolastico stabilisce, nell’ambito della propria discrezionalità, le modalità di predisposizione dell’avviso, della selezione e della chiusura della stessa.

11. Il colloquio è gestito singolarmente dal dirigente scolastico o deve essere insediata una commissione? Il colloquio deve essere verbalizzato? Nei casi debbano essere individuate competenze specifiche, ad esempio un docente di pianoforte, può essere costituita una commissione per svolgere il colloquio e, magari, includere anche una prova pratica? Il colloquio deve essere pubblico? Quale peso ha il colloquio nella scelta?

Il colloquio non prevede prove di alcun genere. Non è una procedura concorsuale per l’accertamento dei requisiti del ruolo docente. Esso ha lo scopo di dare al docente la possibilità di illustrare il proprio curriculum e acquisire informazioni utili per la scelta della scuola.

12. Un dirigente scolastico può pubblicare l’avviso prima delle date indicate dalla nota prot. n. 2609 del 22 luglio 2016? 

In fase di prima applicazione, la procedura richiede il rispetto dei tempi indicati per consentire la funzionalità degli strumenti a supporto delle operazioni in coerenza con la pubblicazione degli esiti della mobilità.

13. Nel caso di assegnazione d’ufficio a cura degli Uffici Scolastici Regionali, è possibile per il docente esprimere preferenze per alcune sedi scolastiche?

Sì, i docenti possono esprimere, nella fase di caricamento del Curriculum Vitae in Istanza Online, la scuola dalla quale procederà la fase di individuazione. L’istituzione scolastica indicata sarà la sede da cui il sistema in automatico parte, e prosegue per progressiva vicinorietà alle altre scuole dell’ambito, fino all’assegnazione a cura dell’USR.

14. Per candidarsi in un’istituzione scolastica, è sufficiente caricare il proprio Curriculum Vitae su Istanza Online?

No, i docenti per presentare la propria candidatura devono rispondere direttamente alla scuola, secondo le modalità indicate nell’avviso, evidenziando la classe di concorso, la tipologia di posto e specificando le competenze professionali coerenti con i criteri indicati dall’avviso stesso. Ovviamente in precedenza dovrà essere stato caricato il CV su Istanza Online.

15. I CV devono essere inviati alle istituzioni scolastiche?

I CV sono caricati nell’apposita sezione di Istanza Online, secondo il modello predefinito e presente sia nella specifica sezione che nella pagina dedicata del sito del MIUR. I dirigenti scolastici possono consultare l’elenco dei docenti del loro ambito territoriale e visionare i CV.

16. I dirigenti scolastici possono esaminare i CV dei docenti che hanno presentato la candidatura nelle loro scuole oppure possono visionare anche i CV degli altri docenti del loro ambito territoriale? È disponibile una funzione per facilitare la ricerca?

I dirigenti scolastici esaminano preliminarmente i CV di coloro che hanno risposto al loro avviso. In subordine possono accedere ai CV degli altri docenti del loro ambito territoriale. È stata predisposta una apposita funzione nel “Cruscotto” nell’area riservata del SIDI per la consultazione dei CV, mediante la selezione di alcuni criteri di ricerca: Classi concorso, Tipo di posto e Stato Incarico.

17. Il Miur ha predisposto strumenti di supporto per i dirigenti scolastici e per gli Uffici Scolastici Regionali finalizzati alla gestione dell’assegnazione dell’incarico?

Sul Portale SIDI è stata predisposta una funzione riservata ai dirigenti scolastici e agli Uffici Scolastici Regionali per gestire la procedura di individuazione dei docenti. Con accesso riservato, è possibile:

  1. consultare l’elenco dei docenti assegnati all’ambito territoriale di competenza e i CV caricati dai docenti;
  2. effettuare e confermare la proposta di incarico al docente in corrispondenza del docente di interesse a partire dal giorno successivo a quello di presentazione dei CV;
  3. Visionare la funzione “stato incarico” dei singoli docenti assegnati al loro ambito di competenza territoriale;
  4. Procedere ad aggiornare tempestivamente la funzione “stato incarico” del docente dopo l’accettazione dell’incarico da parte del docente presso il proprio istituto, evitando che altri Dirigenti propongano incarichi a docenti che già hanno accettato una proposta e, rendendo così conoscibile l’indisponibilità del posto all’USR.

18. Come vengono garantite le precedenze?

La procedura di individuazione per competenze non apporta alcuna modifica alle precedenze previste dalla legge 104/1992 e alle preferenze previste dall’art. 9 dell’O.M. 241/2016. Pertanto la funzione non consente ai dirigenti scolastici di modificare lo stato d’incarico dei docenti portatori di preferenze.


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Scuola, individuazione dei docenti per competenze il 93,6% degli insegnanti della scuola secondaria di II grado ha inserito il proprio curriculum on line

(Roma, 20.8.16) Sono oltre 25.000 gli insegnanti della scuola secondaria di II grado che hanno inserito il loro curriculum nel sistema Istanze On Line del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per partecipare alle operazioni di individuazione dei docenti per competenze.

Nel dettaglio, i 25.286 docenti che da martedì 16 agosto e fino a ieri hanno inserito il loro curriculum costituiscono il 93,6% della platea interessata.
Il caricamento del curriculum da parte degli insegnanti nel sistema Istanze On line è uno dei passaggi previsti dalla nuova modalità di individuazione dei docenti per competenze prevista dalla ‘Buona Scuola’.


Scuola, individuazione dei docenti per competenze
il 92% degli insegnanti di infanzia e primaria
ha inserito il proprio curriculum sul sistema MIUR
Giannini: “Alta adesione a vera e propria rivoluzione culturale”

(Roma, 6 agosto 2016) Sono oltre 20.000 i docenti di scuola dell’infanzia e scuola primaria che hanno inserito il loro curriculum sul sistema del Miur Istanze On Line per partecipare alle operazioni di individuazione dei docenti per competenze previste a partire da quest’anno dalla Buona Scuola. Nel dettaglio, i 20.517 docenti che hanno inserito il loro curriculum, costituiscono il 92% della platea interessata.

“Il dato evidenza l’alta adesione dei docenti alla novità che abbiamo proposto, superando gli schemi del passato. Una vera e propria rivoluzione culturale che punta ad una sempre maggiore qualificazione dell’offerta formativa, mettendo al centro gli studenti e le competenze degli insegnanti”, commenta il Ministro Stefania Giannini.

Da quest’anno, per la prima volta, gli insegnanti non verranno più assegnati alle istituzioni scolastiche attraverso meccanismi legati a punteggi e anzianità, ma con un sistema che consentirà alle scuole di individuare fra i docenti presenti nel loro ambito territoriale quelli che più corrispondono, per profilo, alle necessità dell’offerta formativa. Uno dei passaggi della nuova procedura era proprio il caricamento del curriculum da parte degli insegnanti nel sistema Miur, affinché possa essere visionato dai dirigenti scolastici che devono individuare i docenti per la copertura dei posti vacanti. Gli insegnanti di infanzia e primaria hanno potuto inserire il curriculum dal 29 luglio fino al 4 agosto. Da oggi e fino al 9 agosto potranno farlo gli insegnanti della secondaria di I grado.

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Individuazione per competenze degli insegnanti, on line le Indicazioni operative per le scuole e i docenti

Sono disponibili da oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le indicazioni operative che consentiranno alle istituzioni scolastiche di individuare gli insegnanti che dovranno coprire i posti vacanti secondo le novità previste dalla Buona Scuola.

Da quest’anno infatti cambia il sistema: i docenti di ruolo non saranno più assegnati alle sedi scolastiche sulla base di anzianità e punteggi, ma per le loro competenze ed esperienze. Saranno le singole scuole ad individuare, fra gli insegnanti presenti nel proprio ambito territoriale, quelli che più corrispondono, per profilo professionale, al loro progetto formativo. Parte dunque l’individuazione dei docenti per competenze. Le indicazioni operative sono state predisposte dal Ministero per “dare indirizzi comuni” alle scuole nel primo anno di applicazione. Dalla prossima settimana saranno disponibili anche delle FAQ e una modulistica standard per facilitare le procedure.
Il nuovo sistema “punta a valorizzare le esperienze e i percorsi professionali che gli insegnanti si sono costruiti negli anni – ricordano il Ministro Stefania Giannini e il Sottosegretario Davide Faraone – e consente alle scuole di scegliere i docenti di cui hanno bisogno per portare avanti la loro offerta formativa. Si tratta di una novità assoluta per il nostro sistema scolastico, che nelle prossime settimane sarà protagonista dell’avvio di una piccola rivoluzione e di uno sforzo importante da parte di tutti i soggetti coinvolti – dirigenti, docenti e personale amministrativo – ai quali rivolgiamo grande apprezzamento e riconoscenza”.

Cosa accade in pratica? Tutto parte dalle esigenze delle scuole. Il capo d’istituto tiene conto, per individuare i docenti, del Piano dell’Offerta Formativa e del Piano di miglioramento della propria istituzione scolastica. Un esempio concreto: un dirigente ha a disposizione un posto di matematica. Con le vecchie regole, l’Ufficio Scolastico Regionale gli avrebbe assegnato un docente sulla base delle graduatorie, senza correlazione con le esigenze dell’istituto. Quest’anno il dirigente potrà vagliare i CV degli insegnanti presenti nel suo ambito territoriale e individuare quelli che hanno esperienze (ad esempio di didattica laboratoriale o innovativa) o titoli (come la conoscenza di una lingua) che rispondono al meglio all’offerta formativa presentata alle famiglie e decisa dal Collegio dei docenti.

Saranno valorizzate soprattutto le esperienze: la professionalità del docente si costruisce e si caratterizza in modo qualitativamente differente a seconda dei contesti scolastici in cui ha lavorato. Aver operato in ambiti diversi, aver utilizzato didattiche innovative e laboratoriali, aver ricoperto ruoli organizzativi, aver curato particolari progetti interni alla scuola o in collaborazione con le altre agenzie del territorio, sono alcuni degli elementi che possono consentire di identificare i profili più adeguati ai Piani Triennali delle istituzioni scolastiche. Questo approccio, ricorda il documento, considera “l’anzianità non un valore in sé, ma come elemento da valorizzare in quanto può aver consentito uno specifico sviluppo professionale”.

LE FASI

Sono previste due fasi nelle operazioni, la prima a cura dei dirigenti scolastici, la seconda a cura degli Uffici Regionali.

Cosa faranno i dirigenti scolastici? Pubblicheranno appositi avvisi relativi ai posti disponibili, individuando da 3 a 6 caratteristiche (coerenti con il Piano dell’offerta formativa) richieste ai docenti che dovranno inviare la loro candidatura. Il Ministero fornisce una tabella esemplificativa. Queste caratteristiche saranno di tre tipi: esperienze (didattica digitale, insegnamento in sezioni ospedaliere, pratica musicale, per fare degli esempi); titoli universitari, culturali e certificazioni (come i dottorati su tematiche affini alla classe di concorso o certificazioni linguistiche); attività formative. I dirigenti pubblicheranno gli avvisi dal 29 luglio per infanzia e primaria, dal 6 agosto per la secondaria di primo grado, dal 18 agosto per la secondaria di secondo grado. Esamineranno poi i CV dei docenti presenti nel loro ambito territoriale a partire da quelli che hanno presentato la loro candidatura. Ogni scelta sarà motivata. I dirigenti faranno una proposta di incarico agli insegnanti individuati.

I docenti potranno caricare il loro curriculum sul sistema del Miur (Istanze On Line) dal 29 luglio al 4 agosto per infanzia e primaria, dal 6 al 9 agosto per la secondaria di primo grado, dal 16 al 19 agosto per la secondaria di secondo grado. Avranno a disposizione un modello predefinito. Potranno partecipare a eventuali colloqui proposti dai dirigenti e accettare o meno le proposte ricevute.

Per i docenti rimasti senza una sede alla fine delle procedure, questa verrà individuata dagli Uffici Scolastici Regionali.

Giannini e Faraone: “Importante innovazione che valorizza professionalità insegnanti e autonomia scuole”

Saranno diffuse all’inizio della prossima settimana le Linee Guida per i dirigenti scolastici con le modalità operative per poter individuare gli insegnanti che dovranno coprire i posti vacanti, secondo le novità previste dalla Buona Scuola. Da quest’anno, infatti, si cambia: i docenti di ruolo non insegneranno più in una scuola sulla base di anzianità e punteggi, ma per le loro competenze ed esperienze. Saranno le singole scuole, tenendo conto di criteri improntati alla massima trasparenza, ad individuare, fra i docenti presenti nel proprio ambito territoriale, quelli più adatti, per profilo professionale, al proprio progetto formativo.
“Quella a cui stiamo lavorando è un’innovazione profonda in cui crediamo molto. Si tratta di passare da un meccanismo che premiava l’anzianità e si basava sui punteggi e sulla burocrazia, ad una procedura che valorizza il percorso professionale dei docenti e consente alle scuole, per la prima volta, di poter scegliere gli insegnanti di cui hanno bisogno per portare avanti la loro offerta formativa e il loro progetto educativo. Sarà sempre lo Stato ad assumere i docenti, per concorso. Ma questi non verranno più assegnati alle scuole dagli Uffici Scolastici, non verranno calati dall’alto, ma scelti, sulla base del loro curriculum, dalle scuole. Con il nuovo sistema conterà il profilo professionale, conteranno le esperienze”, sottolineano il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, e il Sottosegretario Davide Faraone.
A seguito della pubblicazione delle Linee Guida i dirigenti scolastici emaneranno specifici avvisi per i posti che risultano vacanti. Negli avvisi che verranno pubblicati sul sito della scuola, i dirigenti elencheranno i requisiti che dovranno avere i docenti che servono per coprire i posti disponibili. Questi requisiti saranno di tre tipi: esperienze (dall’insegnamento in scuole di aree a rischio, alla didattica innovativa, passando per i progetti contro dispersione, bullismo o per l’orientamento, per fare alcuni esempi), titoli di studio e certificazioni (ad esempio lingue, certificazioni informatiche, dottorati attinenti), attività formative presso Università o Enti accreditati. I requisiti potranno essere presi in considerazione dalle scuole per scegliere gli insegnanti ritenuti più idonei e dovranno essere coerenti con il Piano triennale dell’offerta formativa predisposto da ciascun istituto e gli avvisi indicheranno un numero ristretto di requisiti per ciascun posto.

“Si tratta di un cambiamento davvero epocale che da una parte valorizza le competenze degli insegnanti, dall’altra potenzia e dà reale attuazione all’autonomia scolastica di cui tanto si è parlato per anni senza che mai venisse realizzata fino in fondo. In questo modo gli istituti possono darsi una strategia, in base alle esigenze degli studenti e dei territori, e lavorare per raggiungere gli obiettivi prefissati grazie a professionalità funzionali e coerenti con il proprio progetto. Lo sforzo che si sta facendo è quello di uscire da una logica fuorviante di punteggi e graduatorie che appiattisce il ruolo degli insegnanti e di valorizzare, invece, la loro storia professionale. Sempre tenendo alta l’asticella della qualità” concludono Giannini e Faraone.

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Faraone: “Trovata ottima intesa che consentirà alle scuole di individuare gli insegnanti che ritengono più adatti alla loro offerta”

È stato siglato il 6 luglio, con le organizzazioni sindacali, l’accordo che cambia le modalità di assegnazione dei docenti alla loro sede di servizio. Gli insegnanti di ruolo, quindi personale assunto a tempo indeterminato, non arriveranno più a scuola in base ad anzianità e punteggi. Ma saranno le scuole stesse, sulla base di precisi criteri improntati alla massima trasparenza, ad individuare, fra i docenti presenti nel loro ambito territoriale, quelli più adatti, per profilo professionale, al loro progetto formativo. Si tratta di una delle novità previste dalla Buona Scuola per valorizzare l’autonomia scolastica.

“È importante che si riesca a costruire un dialogo su queste novità. Devo dare atto ai sindacati di aver avuto uno spirito costruttivo. Con l’accordo siglato abbiamo dato una svolta epocale alla scuola e abbiamo dimostrato che è possibile trovare un’intesa mantenendo, da un lato la necessità degli istituti di scegliere gli insegnanti di cui hanno bisogno, dall’altro di evitare una deregulation selvaggia. Per la prima volta le scuole decideranno di quali insegnanti hanno bisogno per portare avanti il loro piano formativo e questi ultimi non verranno selezionati in base all’anzianità, ma per il loro profilo professionale che hanno costruito in anni di studio e lavoro”, ha dichiarato il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone che ha seguito la sigla dell’intesa.
Cosa succederà adesso? L’accordo raggiunto garantisce ai docenti che non saranno scelti in modo arbitrario, che non è mai stato lo spirito della legge Buona Scuola. Ma permette a ciascuna istituzione scolastica, per la prima volta, di non vedersi assegnare dall’alto gli insegnanti in base a meccanismi burocratici. Sono previste due procedure: una per i docenti già in cattedra che hanno chiesto la mobilità e che entro il 31 agosto prossimo dovranno conoscere la loro sede di destinazione. La seconda, da chiudere entro il 15 settembre, per i docenti che saranno immessi in ruolo quest’anno.
I dirigenti scolastici pubblicheranno un avviso sul sito della scuola elencando i requisiti che dovranno avere i docenti che cercano per coprire i posti disponibili. Questi requisiti dovranno essere coerenti con il Piano triennale dell’offerta formativa predisposto da ciascun istituto e saranno individuati all’interno di un elenco nazionale che sarà definito nel corso della sequenza contrattuale che segue all’accordo di ieri. L’avviso indicherà 4 requisiti per ciascun posto. Il dirigente farà la proposta di assunzione al docente che ne soddisferà il numero maggiore. In caso di parità di requisiti fra due docenti varrà il punteggio della mobilità per gli assunti prima del 2016 e quello della graduatoria (ad esaurimento o di concorso) per gli assunti quest’anno. Se il docente scelto opterà per un’altra scuola, il dirigente procederà con il secondo individuato e così via. Alla fine delle procedure la sede dei docenti rimasti senza assegnazione sarà individuata dall’Ufficio scolastico.