Giannini. Consuntivo di un anno della Buona Scuola

da tuttoscuola.com

Giannini. Consuntivo di un anno della Buona Scuola

Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini saluta il primo compleanno della ‘Buona Scuola stilando un bilancio più che positivo della legge: “sta finalmente diventando realtà”, anche perché “stiamo dando attuazione a un provvedimento che interpreta una precisa scelta e una priorità del Governo, cioè scommettere sull’istruzione come asse strategico dello sviluppo e della crescita del Paese”.

Insomma, aggiunge, “quello appena trascorso è stato un anno intenso per il Miur, non sono mancate critiche e difficoltà ma credo sia stato un anno di attivismo e dinamismo positivo nelle scuole”.

Tanti i contenuti della legge (approvata il 9 luglio 2015 e entrata in vigore il 16, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) che rendono orgogliosa Giannini, tra questi la Scuola Digitale, che prevede un piano nazionale da 1 miliardo di euro, con 350 milioni già stanziati nei primi 6 mesi dal lancio. Ma più in generale, secondo il Miur, emerge un quadro che vede risorse raddoppiate per il funzionamento degli istituti, con 90mila insegnanti assunti nel 2015 (“il numero più elevato degli

ultimi 20 anni”) e un concorso da 63.712 posti bandito nel 2016.

Ma soprattutto quest’anno, ricorda Giannini, è caduto un tabù come quello della valutazione: “le scuole hanno cominciato a riflettere su se stesse e sui propri dati per migliorarsi.

Abbiamo siglato la direttiva per la valutazione dei dirigenti scolastici, che era attesa da 15 anni.

Finalmente si comincia a dedicare la dovuta e necessaria attenzione alla formazione come sviluppo professionale del personale della scuola”. Quindi “con la Buona Scuola è iniziato un processo di investimento sul capitale umano del nostro Paese, nella convinzione che questa sia la leva più efficace per consentire ai nostri giovani di affrontare le sfide della modernità e della globalizzazione con competenze e conoscenze avanzate”.

Di seguito gli aspetti salienti della legge che il Miur sottolinea:

– PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE. Il plafond per l’innovazione è pari a 1 miliardo. Il Piano è stato lanciato a fine ottobre e nei primi 6 mesi di attuazione era già stato avviato il 60% delle 35 azioni previste mentre 350 erano i milioni già stanziati. Fra le azioni avviate un bando per il wifi da 88 milioni che consente la copertura di 20.241 plessi e di 379.960 ambienti scolastici. Altri 28 milioni sono stati investiti per portare laboratori creativi (atelier) con stampanti 3D e tecnologie avanzate nelle scuole del I ciclo: 1.860 quelli in corso di attivazione che coprono circa un terzo delle scuole.

– ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. È diventata obbligatoria per la prima volta, con 400 ore nell’ultimo triennio negli istituti tecnici e professionali e 200 nei licei. Quest’anno sono stati stanziati 100 milioni per l’alternanza, 10 volte le risorse assegnate prima della Buona Scuola.

– AUTONOMIA SCOLASTICA. Ogni istituto ha avuto da quest’anno fra i 6 e i 7 docenti in più per ampliare l’offerta formativa, fare progetti e attività contro la dispersione e per l’inclusione scolastica e le supplenze brevi. I posti a disposizione erano oltre 55.000 di cui oltre 6.000 sul sostegno.

– CARD AGGIORNAMENTO E FONDO PER VALORIZZARE PROF. Per la prima volta quest’anno i docenti hanno ricevuto 500 euro da spendere per l’aggiornamento professionale (381 milioni stanziati a livello nazionale).

– VALUTAZIONE DIRIGENTI SCOLASTICI. È realtà la direttiva che lega i compensi aggiuntivi dei presidi al giudizio sul loro operato.  in dirittura d’arrivo anche il Regolamento per il nuovo concorso per dirigenti che si svolgerà in autunno. Il fabbisogno è di 1.000 nuovi capi di istituto.

– NUOVI FONDI E MISURE SU EDILIZIA SCOLASTICA. Sul sito ‘Scuola in Chiaro’, nella pagina dedicata ad ogni istituto, è possibile visualizzare i principali dati riferiti allo stato dell’edificio. Sono partite poi le ispezioni sui solai di 7.000 istituti, con uno stanziamento di 40 milioni.

– RADDOPPIO FONDI PER FUNZIONAMENTO SCUOLE. La legge ha previsto il raddoppio delle risorse: oltre 230 milioni contro i 110 del precedente anno scolastico.

– INCLUSIONE. Nell’anno scolastico appena chiuso circa 90.000 docenti di sostegno, assunti a tempo indeterminato, hanno lavorato negli istituti scolastici per garantire e promuovere l’inclusione di alunni e alunne con disabilità.

– INTEGRAZIONE E CATTEDRA AD HOC. Sono oltre 800.000 i ragazzi con cittadinanza non italiana presenti nel sistema scolastico.

Il 50% di questi alunni e’ nato in Italia. Per loro il Miur ha messo a disposizione a settembre 1 milione per progetti sulla lingua e per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.