«Regioni inadempienti sull’assistenza agli alunni disabili»

da Il Sole 24 Ore

«Regioni inadempienti sull’assistenza agli alunni disabili»

Da quando le Province hanno cessato di gestire il trasporto gratuito per le scuole secondarie e l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione per gli alunni con cecità e sordità nelle scuole di ogni ordine e grado e per gli altri alunni con disabilità nelle scuole superiori, «si sono diffuse gravi condizioni di disagio». L’allarme è lanciato dalla Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish).

La questione
Le Regioni, spiega la Fish, avrebbero dovuto affidare quelle competenze e le corrispondenti risorse ad altri enti quali città metropolitane, enti di area vasta, ambiti territoriali, associazioni o consorzi di comuni ecc. A fronte dell’immobilismo e delle incertezze interpretative, l’ultima legge di stabilità ha ribadito che tali competenze sono definitivamente assegnate alle singole Regioni che potranno attribuirle ad altri enti. A questo punto, oltre all’incertezza circa gli enti destinatari delle competenze, è sorta un’altra incertezza per le famiglie e le scuole e cioè a quali assessorati regionali si intendesse attribuire la competenza ed i corrispondenti finanziamenti.

La denuncia
«A metà luglio 2016 , cioè a due mesi dall’inizio della scuola, ancora il disorientamento regna sovrano! – dichiara Vincenzo Falabella, presidente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap -. Le scuole non sanno come sarà garantita la frequenza e le famiglie sono giustamente in ansia, poiché questi servizi normalmente negli anni precedenti erano programmati già a partire da febbraio o marzo dell’anno precedente».
È a rischio il diritto allo studio in molte Regioni: gli alunni con disabilità non potranno frequentare come i compagni fin dall’inizio dell’anno e in taluni casi dovranno frequentare senza tali servizi o dovranno totalmente rinunciare alla frequenza. Di fronte alla violazione del diritto costituzionale allo studio, Fish annuncia azioni legali contro le Regioni inadempienti e la presentazione di esposti-denuncia «perché la Magistratura accerti se vi siano stati comportamenti omissivi che integrino il reato di interruzione di pubblici servizi».