Nota 22 luglio 2016, AOODPIT 2609

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
All’Ufficio speciale di lingua slovena
Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per il tramite dei rispettivi UU.SS.RR.
e, p.C. Al Capo di Gabinetto
Al Capo Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle Risorse umane, Finanziarie e Strumentali
Al Direttore Generale per il personale scolastico
Al Direttore Generale per gl i Ordinamenti Scolastici e la valutazione del sistema Nazionale di istruzione
Al Direttore Generale per lo Studente l’integrazione e la partecipazione
AI Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
AI Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di Trento
AI Sovrintendente agli studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
LORO SEDI

Nota 22 luglio 2016, AOODPIT 2609

Oggetto: Indicazioni operative per l’individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti territoriali e il conferimento degli incarichi nelle istituzioni scolastiche.

La Legge n. 107 del 2015, all’articolo 1 comma 79, ha previsto che il Dirigente Scolastico “propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento […] anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti medesimi”. I commi 79-82 disciplinano dettagliatamente la procedura.
Al fine di facilitare il compito dei Dirigenti scolastici e dei docenti coinvolti e dare indirizzi comuni per l’avvio di un innovativo percorso che deve mantenere la correttezza formale e sostanziale dell’azione amministrativa, soprattutto in termini di trasparenza e di pari opportunità, si ritiene utile fornire alcune indicazioni operative per l’anno scolastico 2016/2017.

“L’INDIVIDUAZIONE PER COMPETENZE”
La scelta sopra richiamata si colloca nel contesto della Legge che riafferma il valore dell’autonomia scolastica, individua nuove finalità e obiettivi, prevede risorse e leve strategiche, stabilisce regole e indica strumenti per consentire alle Istituzioni scolastiche di realizzare il proprio Piano Triennale dell’Offerta Formativa in coerenza con i bisogni degli alunni e degli studenti, con i risultati del Rapporto di Autovalutazione e con il Piano di Miglioramento.
L’individuazione da parte del Dirigente scolastico dei docenti trasferiti o assegnati nell’ambito territoriale in cui è collocata l’istituzione scolastica consentirà alle scuole di avere insegnanti con competenze professionali coerenti con il progetto formativo, e darà ai docenti l’opportunità di vedere valorizzate le esperienze e i percorsi professionali che si sono costruiti negli anni. Questo a garanzia di un’offerta formativa che pianifica la progettualità per consentire agli alunni e agli studenti di raggiungere il successo formativo. Tale progettualità è basata sugli indirizzi del dirigente scolastico e sulle scelte pedagogiche e didattiche che i Collegi Docenti hanno definito nel Piano Triennale, indicandone azioni e percorsi conseguenti. Individuare i docenti con questa modalità significa quindi stabilire quali possano essere le caratteristiche professionali complementari a quelle previste per la specifica abilitazione all’insegnamento.
Prioritario da parte del dirigente scolastico sarà partire dalle esigenze della scuola, fortemente radicata nel proprio territorio, in coerenza con il Piano Triennale per l’Offerta Formativa e con il Piano di Miglioramento, per stabilire i criteri e quindi le competenze che possono caratterizzare i docenti al fine di realizzare gli obiettivi di ciascuna scuola.
Giova ricordare che i docenti così individuati faranno parte dell’organico dell’autonomia complessivamente assegnato ad ogni istituzione scolastica, senza alcuna distinzione predeterminata tra organico per posti comuni e organico di potenziamento.
La concomitanza di mobilità straordinaria e del concorso ordinario impone eccezionalmente, solo per questo anno scolastico 2016/2017 ed in prima applicazione, tempi ristretti e la necessaria indicazione di alcuni passaggi funzionali all’ordinato inizio dell’ anno scolastico.

I CRITERI
La tipologia di competenze che si suggerisce di valorizzare è quella che fa riferimento alle esperienze, dal momento che la professionalità docente si costruisce e si caratterizza in modo qualitativamente differente a seconda dei contesti scolastici in cui si è lavorato. Essere insegnante significa mettere insieme conoscenze disciplinari e pedagogiche, che si trasformano in competenze didattiche e metodologiche nei contesti reali delle classi e delle scuole in cui si lavora. Inoltre numerose ricerche internazionali hanno definitivamente riconosciuto come gli aspetti organizzativi del tempo e dello spazio, il clima relazionale, le modalità di gestione siano direttamente connessi allo sviluppo professionale dei docenti.
E’ evidente che l’individuazione delle esperienze è ciò che si ritiene più importante per individuare caratteristiche specifiche del profilo di ogni docente. Aver lavorato in contesti scolastici diversi, aver utilizzato didattiche innovative e laboratoriali, aver ricoperto ruoli organizzativi, aver curato particolari progetti interni alla scuola o in collaborazione con le altre agenzie del territorio sono alcuni degli elementi che possono consentire di identificare i profili più adeguati ai Piani Triennali delle istituzioni scolastiche. Questo approccio considera l’anzianità non un valore in sé, ma un elemento da valorizzare in quanto può aver consentito uno specifico sviluppo professionale, anche per i neo-immessi dalle graduatorie a esaurimento o dalle graduatorie di merito.
Si fornisce, neIl’Allegato A, un elenco esemplificativo e non esaustivo delle esperienze didattiche che il Dirigente scolastico potrà indicare nell’ avviso, dando, ove lo si ritenga utile, particolare valore alle esperienze svolte con continuità nel tempo.
La formazione è uno strumento fondamentale per sviluppare e consolidare le competenze professionali dei docenti, tanto che nella Legge 107/2015 diviene strutturale, obbligatoria e permanente, individuale e collegiale. Nel Piano per la formazione, di imminente adozione, viene superata l’idea del “corso di aggiornamento” e si sostiene una formazione incentrata sulla ricercaazione, in cui seminari e lezioni frontali siano solo una parte dei percorsi formativi. Obiettivo del Piano sarà quindi, oltre all’individuazione delle priorità nazionali, la costruzione di un nuovo sistema per la formazione e per il riconoscimento di crediti.
Diventa pertanto importante, in questa fase, riconoscere quei corsi e quelle attività formative certificate, che possano essere ricondotte a modalità univocamente riconoscibili. Una scelta che vuole valorizzare la formazione, ma anche evitare che la mera quantità dei corsi possa costituire uno strumento automatico di selezione.
Pertanto le attività formative, inserite a titolo esemplificativo nell’Allegato A, sono quelle svolte entro il 30 giugno 2016 per una durata di almeno 40 ore e realizzate da Università, Enti accreditati dal Miur e dalle Istituzioni scolastiche nell’ambito di piani regionali e nazionali.
Nel citato Allegato A è riportato, altresì, un elenco non esaustivo di titoli universitari, culturali e certificazioni.

LE FASI DELLA PROCEDURA
La procedura di individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti si compone di due distinte fasi:
• una prima fase (cfr. commi 79-82 della Legge) per l’individuazione dei docenti da assegnare alle istituzioni scolastiche, sulla base dei criteri espressi da ciascun dirigente scolastico in conformità al Piano triennale dell’offerta formativa e al Piano di miglioramento;
• una seconda fase (cfr. comma 82 ultimo periodo della Legge) per l’individuazione e l’assegnazione dei docenti alle scuole da parte degli Uffici scolastici regionali nei casi residuali in cui la prima fase non abbia consentito di provvedervi.
Nella prima fase, i dirigenti scolastici
• individuano un numero congruo di criteri, indicativamente da tre a sei, anche in ordine di priorità, coerenti con il Piano triennale dell’offertaformativa e il Piano di miglioramento, corrispondenti alle competenze richieste per l’individuazione dei docenti. Per un elenco esemplificativo, si veda l’Allegato A, che riporta: esperienze acquisite, titoli e tipologie di percorsi di formazione;
• pubblicano sul sito istituzionale della scuola, a partire
– dal 29 luglio (infanzia e primaria);
– dal 6 agosto (scuola secondaria di primo grado);
– dal 18 agosto (scuola secondaria di secondo grado)
uno o più avvisi con l’elenco dei posti dell’organico dell’autonomia vacanti e disponibili nell’istituzione scolastica, suddivisi per grado di istruzione, tipologia di posto e, per la secondaria, classe di concorso. Per ciascun posto, l’avviso specifica i criteri individuati, le modalità e i termini di scadenza per la presentazione delle candidature, per la proposta di incarico da parte del dirigente e per l’accettazione da parte del docente. In caso di mancata pubblicazione dell’avviso i posti saranno assegnati dall’Ufficio Scolastico Regionale e il Dirigente scolastico non potrà quindi prendere in considerazione alcuna candidatura.
• esaminano la corrispondenza dei CV dei docenti inseriti nell’ambito, partendo da quelli che hanno presentato la propria candidatura, con i criteri prefissati. I dirigenti scolastici, per ciascuno dei posti, individuano così il docente cui proporre l’incarico, eventualmente anche mediante colloqui, in presenza o in remoto (ad es. videochiamata, skipe,…. ). In ogni caso, la scelta del docente dovrà essere motivata;
• comunicano formalmente via mail ai docenti individuati la proposta di incarico;
• a seguito di accettazione formale via mail da parte del docente, danno atto della individuazione del docente, utilizzando l’esclusiva funzione “individuazione per competenze” del SIDI (disponibile dal 1° agosto), entro
– il 18 agosto (scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado);
– il 26 agosto (scuola secondaria di secondo grado);
• procedono alla pubblicazione degli incarichi assegnati, di cui al comma 80, ultimo periodo, della Legge.
Sempre con riguardo alla prima fase, i docenti possono:
• caricare nell’apposita sezione del sito Istanze On Line, nella quale troveranno, inserito un modello predefinito, il proprio CV :
– dal 29 luglio al 4 agosto per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria;
– dal 6 al 9 agosto per la scuola secondaria di primo grado;
– dal 16 al 19 agosto per la scuola secondaria di secondo grado;
• presentare la propria candidatura ad una o più istituzioni scolastiche dell’ambito di destinazione secondo le modalità indicate nei singoli avvisi, evidenziando la classe di concorso e specificando la corrispondenza ai criteri indicati nell’avviso. L’invio della candidatura via e-mail alla istituzione scolastica costituisce preventiva dichiarazione di disponibilità ad accettare la proposta di incarico, ferma restando la possibilità di optare tra più proposte (cfr. comma 82 della Legge);
• partecipare agli eventuali colloqui, in presenza o in remoto, per illustrare il proprio CV e acquisire informazioni utili per scegliere tra le diverse scuole;
• optare, nel caso in cui ricevano una proposta di incarico da diverse scuole, tra una di esse, nel rispetto dei tempi e delle modalità fissati dai singoli avvisi.
Nella seconda fase, ai sensi della normativa vigente, i docenti non assegnati ad alcuna Istituzione scolastica perché le loro candidature non hanno trovato accoglimento o perché non ne hanno presentate o perché il Dirigente scolastico non ha pubblicato il relativo avviso, sono assegnati dagli Uffici Scolastici Regionali alle istituzioni scolastiche.
Al termine di entrambe le fasi, i docenti assegnati alle scuole devono sottoscrivere l’incarico triennale di cui al comma 80 della Legge.
Le date relative alle operazioni che si svolgeranno a partire dal 1° settembre 2016 e che riguarderanno i docenti neo-assunti da graduatorie ad esaurimento o da graduatorie di merito, saranno comunicate successivamente.
Si ringrazia per la consueta e responsabile collaborazione.

Il Capo Dipartimento
Rosa De Pasquale


Allegato A

 

 

Esperienze

 

 

Titoli universitari, culturali e certificazioni

Attività formative di almeno 40 ore svolte entro il 30 giugno 2016 presso Università, Enti accreditati dal MIUR e istituzioni scolastiche nei piani regionali e nazionali
Area della didattica
Insegnamento di discipline non linguistiche secondo la metodologia CLlL Ulteriori titoli universitari coerenti con l’insegnamento rispetto al titolo di accesso  

Inclusione

 

Didattica laboratoriale Dottorato su tematiche didattico-metodologiche ovvero affini alla classe di concorso Corsi linguistico-comunicativi e metodologico-didattici (CLlL)

 

Didattica innovativa

 

Percorso universitario specializzazione sostegno  

Nuove tecnologie

 

Didattica digitale Specializz. metodo Montessori o Pizzigoni o Agazzi Didattico-metodo|ogico, disciplinare, didattiche innovative e trasversali
Pratica musicale Certificazione Italiano L2
Attività espressive (teatro, arte, cinema…) Certificazione linguistica B2 o superiore
Progetti di valorizzazione dei talenti degli studenti Certificazioni informatiche
Tutor per alternanza scuola— lavoro
Legalità e cittadinanza
Educazione ambientale
Insegnamento all’estero
Partecipazione ai Programmi comunitari

(Socrates/Erasmus …)

Area dell’accogIienza e dell’inclusione
Aree a rischio e a forte processo immigratorio
Educazione degli adulti
Sezioni ospedaliere
Sezioni carcerarie
Disabilità e disturbi specifici di apprendimento
Disagio
Dispersione
Bullismo
Area organizzativa e progettuale
Referente per alternanza scuola-lavoro
Animatore digitale
Tutor/relatore/moderatore in corsi di formazione
Tutor tirocinanti/neoassunti
Coordinatore/referente di disciplina/dipartimento
Referente/coordinatore inclusione/disagio
Collaboratore del Dirigente Scolastico
Referente/coordinatore orientamento
Referente/coordinatore valutazione
Referente per progetti di reti di scuole
Referente per i rapporti con musei e istituti culturali
Referente per la predisposizione di progetti in adesione a bandi (Miur, europei, 440…)