Denuncia della Cisl scuola: nei trasferimenti errori numerosissimi e inspiegabili

da tuttoscuola.com

Denuncia della Cisl scuola: nei trasferimenti errori numerosissimi e inspiegabili
La segretaria Gissi chiede di individuare subito le cause e rimediare.

Dopo una lunga attesa, sono stati pubblicati finalmente anche i trasferimenti dei docenti di scuola primaria riguardanti in massima parte gli ambiti territoriali. Ma, già poche ore dopo, sono emersi errori e disguidi che hanno messo in allarme molti docenti interessati e sindacati di categoria.

A farsi carico di questa situazione, non si sa quanto diffusa, è stata la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, che, in proposito ha rilasciato la seguente dichiarazione.

“Sono davvero tanti i casi di anomalia riscontrati nei trasferimenti dei docenti di scuola primaria, una quantità che non trova riscontro in precedenti esperienze.

In pochissimo tempo abbiamo potuto raccogliere una casistica che lascia esterrefatti per la varietà dei casi, che vanno dal mancato trasferimento su sede ottenuta invece da altro docente con minor punteggio, al docente che potendo essere soddisfatto su posto comune nel primo ambito richiesto si ritrova trasferito d’ufficio, su sostegno, lontanissimo dalla provincia di residenza, a quello che pur beneficiando della precedenza per la legge 104 viene scavalcato da docente senza precedenza.

E potremmo continuare all’infinito.

Dato che quest’anno siamo in presenza di una mobilità sull’intero territorio nazionale, le conseguenze di un’errata gestione delle procedure producono danni di entità notevole: occorreva dunque ancora maggior cura nel garantire un corretto funzionamento dl sistema che gestisce le operazioni.

Ora, poiché per sua natura un sistema informatico non dovrebbe commettere errori nell’eseguire le istruzioni ricevute, ci si chiede se è stato istruito correttamente, se, come e quanto il suo funzionamento sia stato testato prima di passare alla fase operativa.

A queste domande chiediamo sia data immediata risposta, ma soprattutto che si ponga rimedio a questo pasticcio ripristinando una situazione di regolarità che va garantita a tutti e a ciascuno.

Non è proprio accettabile che le persone siano costrette a percorrere le vie del contenzioso per vedere riconosciuti i propri diritti.”