10 agosto Modifica Codice Amministrazione Digitale

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L’art. 17, c. 2, del DPCM 13 novembre 2014 prevede che le pubbliche amministrazioni adeguino i propri sistemi di gestione informatica dei documenti entro e non oltre diciotto mesi dall’entrata in vigore del decreto (12 agosto 2016).

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione del 10 agosto, nell’approvare il Decreto Legislativo di modifica ed integrazione del Codice dell’amministrazione digitale, dispone un rinvio a tempo indeterminato dell’efficacia delle regole tecniche, accogliendo il parere espresso il 3 agosto scorso dalla Commissione Affari interni Costituzionali che, al punto 17, richiede che, “al fine di garantire l’aggiornamento delle regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici, si disponga la sospensione dell’efficacia del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 novembre 2014 per un tempo congruo all’emanazione di nuove regole tecniche pienamente conformi alle disposizioni del Codice”.


Modifica e integrazione del codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante norme di attuazione dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante modifica e integrazione del codice dell’amministrazione digitale (CAD) di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. Nello specifico il cambiamento strutturale del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione è affidato a un’identità digitale, attraverso cui accedere e utilizzare i servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni, e al domicilio digitale (SPID), in collegamento con l’anagrafe della popolazione residente. SPID sarà l’identificativo con cui un cittadino si farà riconoscere dalla pubblica amministrazione, mentre il domicilio digitale sarà l’indirizzo on line al quale potrà essere raggiunto dalle pubbliche amministrazioni. Sono stati recepiti gran parte dei suggerimenti della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato e sono state integralmente accolte le condizioni contenute nei pareri delle Commissioni parlamentari.