Scuola, le sabbie mobili del concorsone

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da la Repubblica

Scuola, le sabbie mobili del concorsone

Bocciature di aspiranti prof e ritardi. Il caso di Bologna dove si continuerà con gli orali fino a Natale. Verso la ripresa delle lezioni con migliaia di supplenze. Occupato solo un posto di sostegno ogni tre

Ilaria Venturi
Più di uno su due non ce l’ha fatta. Il concorsone degli insegnanti che aveva acceso le speranze di una cattedra fissa gela l’esercito dei precari. Mentre chi sperava nell’assunzione a settembre dovrà attendere il 2017. È il caso dei 600 futuri insegnanti di Italiano alle medie e superiori e dei docenti di Latino e Greco nei licei in Emilia Romagna. Il coordinatore della commissione alza le braccia: “Troppi candidati e non siamo stati messi nelle condizioni di fare i colloqui in tempo per l’avvio della scuola, finiremo a Natale”. Lungaggini, che vedono i sindacati di nuovo sul piede di guerra: “Un danno per i candidati”. E proteste per la “grande bocciatura” che si è consumata alle prove scritte, dove è passato, secondo il primo dato ufficiale del ministero, il 53% dei candidati.
Continua così la polemica sul concorsone. Dopo Lazio e Lombardia, scrive Tuttoscuola, anche la Liguria conferma la tendenza alla forte selezione. Per la scuola primaria sono stati ammessi all’orale solo 312 su 1.327 candidati, con 464 cattedre disponibili. Sempre alla primaria, rimarranno vacanti almeno 424 posti in Lazio e 1.733 in Lombardia. Usb-scuola denuncia bocciature sino al 70% al Sud. In Puglia sono passati in 68 per le 126 cattedre in Lingue; in Filosofia e storia 36 promossi su 95. Ammessi 4 candidati su 7 per Fisica in Basilicata. “Prove improponibili: queste le conseguenze”, tuona Annamaria Santoro, Flc-Cgil. Ma il ministro all’Istruzione Stefania Giannini ribadisce: “Percentuali fisiologiche. Il vero problema, che affronteremo, è su come facciamo le abilitazioni, visto che era un concorso per abilitati”.

Precario rimane anche il sostegno, che ad oggi ha collezionato gli stessi risultati: 47 su cento bocciati. Almeno un posto su tre dei 5.766 a bando rischia di rimanere vacante. Non dappertutto. In Sardegna, alla primaria, vanno all’orale in 69 per 65 posti. Ma le bocciature hanno portato i direttori dei corsi di specializzazione a scrivere al ministro: “Siamo preoccupati per questo esito”, commenta Dario Ianes dell’ateneo di Bolzano. In Trentino, dei 29 insegnanti di secondaria specializzati al sostegno dall’Ateneo 11 non hanno passato lo scritto. “Qualcosa non torna”.

TORINO
Matematica alle medie, soltanto la metà ha superato gli scritti

In Piemonte il ministero dell’Istruzione voleva fare incetta di professori di Matematica e Scienze per le scuole medie: aveva messo in palio 552 cattedre per questi insegnamenti. Peccato però che agli orali, iniziati ieri, siano arrivati soltanto in 234. Significa che a settembre oltre 300 posti non saranno assegnati, quindi per coprire le cattedre si ricorrerà a supplenti. Non che nelle altre materie le cose stiano andando meglio. Il concorso dei prof di Tecnologia alle medie (ex educazione tecnica) doveva distribuire 181 contratti a tempo indeterminato ma i vincitori sono 147. Anche gli insegnanti di laboratorio di meccanica sono la metà rispetto alle richieste: il Miur ne voleva 43, ma sono passati in 20.

Gli orali per gli aspiranti insegnanti di sostegno alle elementari sono andati bene: tutti promossi. Però le commissioni avevano già fatto selezione allo scritto, dove erano stati bocciati in 200 su 330. Gli esclusi promettono ricorsi. Alcuni hanno chiesto all’Università di Torino di prendere posizione, visto che l’ateneo li ha “abilitati” e dunque li ha giudicati adatti a insegnare. Il presidente di Scienze della formazione primaria, Redi Sante Di Pol, lo ha fatto: “Più che un concorso – ha detto – è stato un quiz tv”.
(stefano parola)

FIRENZE
L’accusa dei candidati: “Commissari d’esame cambiati di continuo”

Anni d’insegnamento alle spalle e l’abilitazione in tasca. I 590 insegnanti toscani che aspiravano a una cattedra di Italiano, Storia e Geografia alle medie o alle superiori sembravano avere le carte in regola per superare il concorsone. E invece, in 447 sono stati rimbalzati allo scritto. Una maxi bocciatura che potrebbe raggiungere numeri ancor più alti all’orale. Potranno presentarsi al colloquio in 143, a fronte di 644 posti messi a bando. “Dal paradosso alla beffa”, commenta Barbara Monti, che insegna dal 2001, “possibile che chi si impegna ogni giorno in classe non sia stato ritenuto all’altezza dai colleghi delle commissioni? Commissioni i cui membri sono cambiati in continuazione”. Se c’è già chi si è rivolto a un avvocato, i bocciati aspettano di rivedere le prove. Per non parlare dei tempi: “Troppo pochi 15 minuti per preparare una lezione seria. Non siamo macchine, insegniamo ai ragazzi a ragionare ed è così che anche noi dovremmo essere valutati”. Numeri risicati anche per chi aspirava a una cattedra in Filosofia e Scienze umane: 36 i posti disponibili, una sessantina i candidati, 4 gli ammessi agli orali. Il concorsone ha sbarrato la strada alla metà dei candidati toscani: “Su 4 mila partecipanti, duemila non hanno superato lo scritto ” denuncia la Cgil.
( valeria strambi)

BOLOGNA
“In sei per giudicare. L’ho detto al ministro: impossibile fare in tempo”

Si sono presentanti in 121 per 82 posti per insegnare Disegno e Storia dell’arte alle medie e superiori. Ma solo trenta hanno superato gli scritti. Selezione durissima anche per i 37 candidati per i laboratori di Scienze e tecnologie meccaniche: solo 16 ai colloqui. Per Filosofia e Storia 4 ammessi su 19 posti. Alle medie, per il sostegno, sono rimasti in corsa 16 professori per 33 cattedre. Bocciature elevate in Emilia Romagna. Ma qui scoppia anche il caso delle assunzioni che slittano al 2017. Per i quasi 600 docenti che aspirano ad essere assunti per insegnare Greco e Latino nei licei e Italiano alle medie e superiori i tempi degli orali si allungheranno sino a dicembre, considerando che i commissari sono sei e che potranno interrogare solo al pomeriggio (non sono stati esonerati dall’insegnamento). “Mi ha pure chiamato il ministro per chiedere di accelerare le procedure, ma in queste condizioni è impossibile. È stato messo in piedi un sistema macchinoso, con tanti adempimenti burocratici”, denuncia il presidente-coordinatore Francesco Sberlati, italianista dell’Ateneo di Bologna. “Dal punto di vista morale e istituzionale sarebbe corretto informarli sui tempi”, l’appello del professore.
(il. ve.)

PALERMO
Filosofia e Scienze umane, tutti respinti i 128 in lizza. Storia, passa il 5%

Concorsone impossibile anche per gli aspiranti prof siciliani. Tutti bocciati i partecipanti alla selezione per le cattedre di Filosofia e Scienze umane per il liceo, appunto, di Scienze umane. E appena 12 ammessi all’orale per Storia e filosofia nei licei classici. Esaminatori severi o candidati ignoranti? Non è facile dirlo: Marcello Pacifico, a capo dell’Anief, ricorda che i docenti respinti erano stati considerati idonei dalle università per ben due volte: prima per l’ accesso al Tirocinio formativo attivo, poi per l’esame conclusivo dello stesso.
Per il concorso dell’ambito disciplinare 6 (due insegnamenti: A18, Filosofia e Scienze umane; A19, Storia e Filosofia) i partecipanti hanno dovuto sostenere due prove scritte: una comune di Filosofia e un’altra di Storia o di Scienze umane in relazione alla classe di concorso per cui si partecipava. L’esito della selezione: nessuno dei 128 iscritti alla prova di Filosofia e Scienze umane è riuscito a ottenere la sufficienza in tutti e due gli scritti. È andata un po’ meglio ai colleghi di Storia e filosofia, dove sono passati in 12 su 264, meno del 5 su cento.

(salvo intravaia)