Posti vacanti e concorsi non conclusi: cosa succederà a settembre?

da tuttoscuola.com

Posti vacanti e concorsi non conclusi: cosa succederà a settembre?

L’avvio dell’anno scolastico 2016-17 sarà impattato da due situazioni distinte.

Da un lato i 510 concorsi che si concluderanno entro il termine del 15 settembre, dall’altra i 315 che mancheranno questo obiettivo.

Nel primo caso (510 concorsi in chiusura con posti vacanti), a settembre si avrà un certo numero di vincitori, largamente inferiore al previsto. Tali vincitori accederanno ai ruoli probabilmente con la chiamata diretta dagli ambiti a cui saranno assegnati. Ma dalle procedure concorsuali che si concluderanno entro il 15 settembre resteranno 10.500 posti vacanti. Gli effetti però non si sentiranno subito.

Infatti, le classi di concorso interessate a questa vacanza di posti prevedono di assegnare circa 35.600 posti nel triennio, cioè circa un terzo, 12 mila posti, per quest’anno. Poiché gli ammessi, potenziali vincitori, in queste classi di concorso sono circa 20.100, basteranno a coprire il fabbisogno per il primo anno, ma già a cominciare dall’anno prossimo in molti casi potrebbero non bastare e sarebbero svuotate completamente nel 2018-19.

Insomma, la crisi dei posti vacanti per il momento è rimandata. Le graduatorie diventeranno invece insufficienti l’anno prossimo e soprattutto nel terzo anno, senza contare che dai concorsi che dai 315 concorsi in ritardo potrebbero emergere, secondo le proiezioni di Tuttoscuola ultreriori 10/11 mila posti vacanti per un totale di almeno 20 mila posti che rimarrano sui 63.712 messi a concorso.

Concorsi in ritardo: altro discorso è quello dei restanti 315 concorsi che andranno fuori tempo massimo e non potranno avere effetto per il 2016-17 (secondo caso). In particolare ci riferiamo soprattutto agli oltre 24 mila posti comuni di infanzia e primaria previsti per il triennio (circa 8 mila per il primo anno).

Dove sono ancora attive le graduatorie ad esaurimento i posti previsti e non assegnati saranno assegnati agli iscritti in GAE, ma dove le graduatorie mancano o sono in numero ridotto si dovrà fare ricorso a supplenze annue con docenti precari chiamati dalle graduatorie di II fascia.

In molti casi, ironia del destino, potrebbero essere chiamati alla supplenza docenti bocciati nel concorso.

La stabilizzazione che doveva essere assicurata dal concorso dovrà attendere.