Mobilità annuale, ultima chance per avere una sede vicina Ma l’assegnazione potrebbe arrivare a lezioni già iniziate

da ItaliaOggi

Mobilità annuale, ultima chance per avere una sede vicina Ma l’assegnazione potrebbe arrivare a lezioni già iniziate

C’è tempo fino al 28 agosto per i docenti delle superiori. sono circa 100 mila i prof coinvolti

Carlo Forte

I docenti della scuola secondaria, che intendono partecipare alla mobilità annuale, hanno tempo fino al 28 agosto prossimo per presentare la domanda di utilizzazione o di assegnazione provvisoria. Le istanze vanno presentate via web, tramite l’apposito spazio collocato nel sito del ministero dell’istruzione (istanza on line). Gli interessati sono oltre 100mila, perché i relativi movimenti sono accessibili sia ai docenti già in ruolo nell’anno scolastico 2004/2015 che ai neoimmessi in ruolo, a prescindere dalla fase di appartenenza. Oltretutto, per i neoimmessi in ruolo appena assegnati agli ambiti si tratta dell’unica chance per tentare di ottenere una sede più vicina a casa, indicandola direttamente nella domanda e, soprattutto, giovandosi di un sistema trasparente e collaudato, basato su punteggi e regole tassative.

La mobilità annuale, infatti, non è stata toccata dalla legge 107/2015, perché i relativi movimenti durano solo un anno e non comportano l’assunzione della titolarità della sede. E soprattutto perché derivano da norme speciali, tuttora in vigore, finalizzate, rispettivamente, a consentire l’avvicinamento alla famiglia e alla ricollocazione degli esuberi. Le assegnazioni provvisorie discendono, infatti, dal decreto legislativo 297/94 e le utilizzazioni dalla legge 135/2012. Va detto subito, però, che i docenti neoimmessi in ruolo in fase B e C, se hanno ottenuto l’assegnazione ad un ambito, possono aspirare solo alle assegnazioni provvisorie. Mentre i docenti neoimmessi in ruolo, che sono stati assunti nelle fasi precedenti, possono aspirare anche alle utilizzazioni. Idem gli insegnanti che, pur essendo stati assunti in fase B o C, non abbiano ottenuto l’assegnazione ad alcun ambito.

Il contratto sulla mobilità annuale prevede che abbiano titolo all’utilizzazione sia i docenti assunti a tempo indeterminato dal 1° settembre dell’anno scolastico precedente, se trasferiti d’ufficio su sede, che gli insegnanti senza sede. La differenza tra utilizzazioni e assegnazioni provvisorie riguarda sia i destinatari che i titoli.

Le utilizzazioni, infatti, sono destinate ad un novero tassativo di aventi diritto, puntualmente descritto nell’articolo 2 del contratto sulla mobilità annuale. Fermo restando che, fondamentalmente, sono finalizzate a ricollocare gli esuberi e ad assicurare la continuità didattica ai docenti trasferiti d’ufficio. Per quest’ultima categoria di personale, tra l’altro, il contratto prevede espressamente una priorità assoluta, che sovrasta anche le precedenze previste dalla legge in favore dei portatori di handicap. Le utilizzazioni, inoltre, seguono la stessa disciplina dei punteggi della mobilità a domanda, con la sola eccezione della valutabilità dell’anno di servizio in corso che, invece, non è valido ai fini dei trasferimenti e dei passaggi. Ma a differenza di queste ultime tipologie di domande, il contratto, per le utilizzazioni, consente al richiedente di non allegare le autocertificazioni dei titoli posseduti (si veda la nota 19976 del 22 luglio 2016). La dispensa non vale nel caso in cui il richiedente risulti titolare di una precedenza oppure debba dichiarare titoli non fatti valere o non valutati precedentemente. Vi è poi una tipologia speciale di utilizzazione che è quella nei licei musicali. Che nella maggior parte dei casi consiste in un mero procedimento di conferma, a domanda, dei docenti che abbiano già insegnato in tali scuole. Per queste utilizzazioni, il termine di presentazione delle domande era stato inizialmente fissato al 16 agosto. Ma poi il ministero è intervenuto con una faq spostando il termine al 28 agosto. Le istanze si presentano ancora in formato cartaceo.

Le assegnazioni provvisorie, invece, sono destinate a tutti i docenti che abbiano intenzione di ricongiungersi al coniuge, al convivente (anche se parente o affine) al genitore, ai figli, agli affidati oppure ai docenti che abbiano bisogno di cure sanitarie. La disciplina dei punteggi è basata solo ed esclusivamente sulla valorizzazione delle situazioni familiari: il ricongiungimento dà titolo a 6 punti e i figli minori o a 4 oppure a 3 punti, a seconda se siano infra6enni oppure no. Le precedenze sono le stesse, ma non è prevista la conferma. Di solito gli esiti della mobilità annuale vengono resi noti prima dell’inizio delle lezioni. Quest’anno è probabile che ciò avvenga con ritardo, a causa della maggiore complessità delle operazioni. A differenza degli altri anni, infatti, in questa tornata di mobilità bisogna fare i conti anche con gli oneri derivanti dalla chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici. E dopo questa fase, gli uffici dovranno anche provvedere a collocare autoritativamente i docenti che rimarranno senza sede. Pertanto, è probabile che molti insegnanti dovranno riprendere servizio nella scuola dove hanno lavorato lo scorso anno e, dopo qualche giorno, andare a lavorare in un’altra scuola per effetto dell’esito della domanda di mobilità annuale.