Concorsone lumaca e pioggia di ricorsi la scuola riapre ma mancano i prof

da la Repubblica

Concorsone lumaca e pioggia di ricorsi la scuola riapre ma mancano i prof

Assunzioni a rilento e 5mila insegnanti pronti a rivolgersi al tribunale contro gli errori nei trasferimenti L’allarme dei sindacati: “In classe sarà una girandola”

Cattedre vuote al suono della prima campanella: sono almeno 90mila quelle che saranno coperte da supplenti. E girandola di insegnanti neoassunti a causa delle migliaia di ricorsi contro gli errori nei trasferimenti. Nei primi giorni di scuola ci sarà un effetto domino nelle classi: docenti assegnati a un istituto e poi spostati in un altro, a seconda dell’esito dei contenziosi. «A rischio la regolare partenza delle lezioni» è la denuncia dei sindacati, convocati martedì al ministero, a poco meno di due settimane dall’avvio del nuovo anno. Da Nord a Sud le scuole fanno i conti con le cattedre che mancano (4-5mila, stimano i sindacati), con gli oltre 20mila posti di ruolo — uno su tre — che non saranno coperti a causa delle bocciature al concorso. E con il balletto degli insegnanti, stavolta di ruolo, dovuto ai ricorsi che stanno paralizzando anche le chiamate dirette dei presidi.
Andiamo con ordine. Le assunzioni previste quest’anno sono 32mila: metà per i vincitori di concorso, l’altra metà dalle graduatorie. Ma non tutte le cattedre saranno coperte. Troppi bocciati alle prove scritte sino ad oggi, praticamente uno su due. La rivista Tuttoscuola ha fatto la radiografia del Concorsone, stimando già 10.500 posti vacanti sui 63.712 messi a bando nel prossimo triennio, destinati a salire a 21.072. L’amara sintesi: il concorso sarà vinto da poco più di 40mila dei 175mila candidati abilitati all’insegnamento. Inoltre il ritardo delle procedure (ad oggi, oltre 300 commissioni su 800 non hanno completato la correzione degli scritti) farà sì che nell’anno che sta per iniziare un maggior numero di posti, circa 4mila, venga assegnato alle Graduatorie ad esaurimento. Se queste sono già esaurite si dovrà ricorrere ai precari. E in alcuni casi, ironia della sorte, saranno i bocciati al concorso a rientrare in classe come supplenti.
Poi c’è il taglio denunciato dai sindacati dei posti nell’organico di “fatto”: cattedre annuali assegnate per le esigenze delle scuole che passano da 31.454 dell’anno scorso a 30.262. I tagli si fanno sentire soprattutto in Emilia Romagna, dove gli studenti saranno 3.400 in più, in Veneto, dove l’assessore all’Istruzione Elena Donazzan denuncia la mancanza di 468 docenti, in Lombardia, Piemonte e Marche.
Infine, i trasferimenti sbagliati. Sono 600 le istanze di conciliazione, ovvero il primo passo prima di arrivare davanti a un giudice, presentate finora al Miur, de- stinate a diventare almeno il doppio secondo viale Trastevere. Ma Cisl e Flc-Cgil danno altri numeri: 5mila ricorsi, più di mille nel Lazio, 1.300 in Campania e Sicilia, 500 in Puglia, 700 solo a Milano. L’effetto sarà «una girandola nelle classi», denuncia Lena Gissi, segretaria Cisl scuola. «Un girone dantesco a danno degli studenti », commenta Annamaria Santoro della Cgil.