DOCENTI AIUTATE I GIOVANI A CRESCERE IN VIRTUTE E CANOSCENZA di Umberto Tenuta
CANTO 730
È DOVERE DEI DOCENTI AIUTARE I GIOVANI A CRESCERE IN VIRTÙ E CONOSCENZA
Venticinque giovani figli di donna sono stati affidati a te, Fiorellina.
Le madri li hanno partoriti immaturi.
Erano cresciuti assai e il grembo materno non li conteneva più.
Da soli hanno cercato la porta e sono venuti fuori immaturi.
Candidati alla condizione umana!
Uomini diverranno solo nel nuovo grembo.
Il grembo della società educante.
È tutta la società che educa.
Educa la famiglia, educa la città, educa il mondo.
Educa soprattutto la scuola.
Tutti escono dalla scuola: genitori, lavoratori, governanti.
È il cane che si morde la coda!
Se i governanti non governano bene la scuola, la responsabilità è della scuola che non ha saputo formarli.
Se i genitori non educano bene i loro figli, la responsabilità è della scuola che non ha saputo formarli.
Se i docenti non garantiscono il successo formativo a tutti i loro alunni, la responsabilità è della scuola che non ha saputo formarli.
Qualcuno deve rompere questo circolo vizioso.
Vizioso assai!
Siccome gli interventi della scuola sono intenzionali e sistematici, spetta alla scuola la responsabilità di cambiare questa situazione.
Incombe agli uomini di scuola la responsabilità di formare uomini ricchi di virtù e conoscenze, come diceva Ulisse.
Il figlio di donna diventa uomo attraverso l’acquisizione di conoscenze, capacità e atteggiamenti.
Sapere, saper fare, saper essere.
Innanzitutto, saper essere.
Le conoscenze e le capacità sono al servizio della volontà, dei desideri, degli amori.
Si sa e si fa quello che si desidera fare.
La BUONASCUOLA si occupa degli atteggiamenti, dei sentimenti, degli amori dei giovani?
Oppure grava ancora su di essa, e pesantemente, l’illuministico nozionismo?
Nozioni, informazioni, date, battaglie, fiumi, città, regole, mappe concettuali.
Oddio, le mappe concettuali!
Ve le danno prestampate.
Che scandalo!
La bimba chiede: Maestra, fammi pensare!
La piccola mocciosetta vuole imparare a pensare?
A scuola pensa solo la maestra.
È lei che decide tutto.
Anche quando tu, bimba, devi andare al wc!
A scuola non si impara a pensare con la propria testa.
La grande testa della maestra pensa a tutto.
Docenti cari, lasciate pensare i vostri alunni!
Fate venire fuori le loro domande, i loro perché, i loro problemi.
E soprattutto fate venir fuori i loro amori.
Aiutateli a innamorarsi.
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