Lezione defunta

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LEZIONE DEFUNTA di Umberto Tenuta

CANTO 934 LEZIONE DEFUNTA

LA LEZIONE È MORTA.

È MORTA IERI.

E NOI NON CE NE SIAMO ACCORTI!

 

Le LEZIONE è morta.

È morta ieri e nessuna maestra se n’è accorta.

Una nastro nero Fiorina ha posto sulla porta.

Piangono i Professori.

Piangono in classe i dottori.

Ahimè, che dolori!

Ridono i bimbi allegramente.

Niente più da tenere a mente.

Una gioia grande finalmente.

Morta è la noiosa lezione.

Finita è la tediosa esposizione.

Professore, non farai più le tua amata presentazione.

Oggi è giorno di lutto.

Lutto nelle scuole dappertutto.

Nei cuori delle arcigne professoresse soprattutto.

Pensate un po’, non ci saranno più le guide per i docenti.

Per la bionda Professoressa saranno note dolenti.

Per il calvo Professore “sarà pianto e stridore di denti”.

Diciamo la verità, ora che non c’è più, tutti ne decanteranno le lodi.

Pierino caro, so che tu ne godi.

Ma sappi che questi non son modi.

Sappi che la morte della lezione pone problemi gravi.

È come dire che sulle loro teste sono cadute delle pesanti travi.

Certamente, a sostituirla non tutti i docenti saranno bravi.

È come dire che ora i docenti dovranno fare una ricercazione.

Il che vuol significare che essi dovranno cercare un sostituto della lezione.

Ed anche della bella videopresentazione.

Ci riusciranno.

Se si impegnano ad una bella soluzione arriveranno.

E per gli alunni questo certamente non sarà un danno.

Una nuova scuola nascerà.

Una bella scuola arriverà.

La scuola della ricerca trionferà.

 

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