Per il compleanno di Vittorio

Per il compleanno di Vittorio Zedda, amico da sempre!

 di Maurizio Tiriticco

 

Caro Vittorio! Anche tu compi vent’anni, come me! E non è una bugia!! Quando l’età “mentale” è sempre quella di un ventenne, è molto difficile invecchiare. Ci conosciamo da anni, ma è come se ci conoscessimo ogni giorno di più! Ambedue siamo curiosi, non amiamo le frasi fatte e non diciamo mai “ai miei tempi”, perché i “nostri tempi” non sono quelli di ieri, ma quelli di domani! E il domani è sempre migliore – lo auspichiamo – dell’oggi. L’importante è capire l’oggi, perché accadono certe cose e non rimpiangere mai il passato. Certamente ricordiamo Italie diverse! Io balilla moschettiere desideroso di vedere il “nuovo ordine” fascista esportato nel mondo intero (con la fine dei Paesi plutocraticodemocraticomassonici) e forse anche tu. Comprendere il presente non è da tutti, che spesso rimpiangono i loro tempi perché il “passato è sempre migliore del presente”… “e il futuro un mare di incertezze”.

Ma non è così! Le sfide che sono oggi sul tappeto mondiale sono così diverse da quelle che studiamo sui libri di storia! E non è vero che per comprendere il presente bisogna studiare il passato. Il mondo è andato avanti, civiltà sono morte e nate a iosa e non credo che gli autori del nuovo si siano preoccupati di conoscere il vecchio! I grandi della storia hanno guardato avanti, non indietro. Non credo che Alessandro abbia dato molto retta al suo maestro, Aristotele, e Napoleone non aveva maestri ma tanti fratelli e sorelle da sistemareee!!! Solo gli alunni delle scuole studiano – o ne sono costretti – la storia, ma i Grandi la storia futura l’hanno costruita giorno dopo giorno! Se ciascuno di noi imparasse a passare il Rubicone come pratica quotidiana, non avrebbe tanti problemi a capire che cosa sta accadendo oggi nel mondo, tra i Trump, i Putin, le Merkel… e mettiamoci pure i Renzi… siamo generosi!

Caro Vittorio! Un grande saggio, che raccontava “favole”, ci ha lasciato, ma abbiamo imparato la storia patria del nostro Medioevo più da lui che dai libri di storia. Altro che “sao che chelle terre”, del 960! O “Albertel trai… fili de le pure, traite… datele de retro co lo palo” Ricorderai il Mistero Buffo! Per me – ti assicuro – fu una scoperta. Ed è da Dario Fo che ho imparato a dire e a fare che un Maestro non può non essere anche un Attore. E molti miei ex alunni amavano – non svenire – i Promessi Sposi, perché glieli drammatizzavo! “A Professo’! Quann’è che ce rilegge quel capitolo che ci ha fatto tanto ride…!!!”. “Ma che dite?! Ridereee!!! Ma se era uno dei capitoli centrali del romanzo”. “A Professo’! Come ce li legge lei… matematica è una palla…” “Ma che dite? La professoressa Rinaldi è mia amica, giovane, bella e bravissima!” “Sì! Ma è sempre una palla!!!” Che dovevo dire? Nulla. Soltanto mi accorgevo che non stavo mai in cattedra e che giravo tra i banchi gesticolando… e poi un po’ di riposo in sala dei professori.

Erano gli anni della contestazione e partecipavo anche alle assemblee degli studenti. Una volta mi sorprese il preside!!! E ovviamente mi inviò una lettera di richiamo e alla fine dell’anno mi “abbassò la qualifica”. Gli anni bellissimi della contestazione, della nascita del movimento insegnanti e della CGIL-Scuola! Non ti dico! Gli insegnanti, tutti piccolo-borghesi, iscriversi al sindacato degli operai?!?!?! Altri tempi, caro Vittorio, che tu ricorderai! Ed oggi la CGIL-scuola è uno dei sindacati più forti… Il fatto che gli insegnanti, sempre progressivamente meno pagati, si sono proletarizzati! Ed è bene così! Hanno preso perfetta conoscenza, e coscienza, di quanto sia poco considerata la scuola nel nostro Paese, finché abbiamo la iena ridens come ministro e un pluribocciato come sottosegretario. Per non dire della 107 che sta massacrando la scuola.

Una notizia fresca fresca, verissima. Una DS ha “convocato” un’amica (la 107 lo prevede) per una cattedra di matematica e ha esiliato il professore titolare nel “potenziamento”. Il DS/padrone? Mah! Che ne sarà della nostra scuola pubblica? Lo verificheremo nei tempi medio/lunghi! E che Dio – come si suol dire – ce la mandi buona!

Con la stima e l’affetto di sempre! Maurizio