Del liceo classico ed altre amenità

Del liceo classico ed altre amenità

di Maurizio Tiriticco

Ho sempre detto e scritto che il latino e il greco dovrebbero essere studiati fin dalle elementari, oggi primarie! Ovviamente, si tratta di una provocazione, però… il fatto è che la culla della nostra civiltà – ed in parte anche della civiltà europea – è il mondo greco e latino. Là sono le nostre radici, e non solo linguistiche! E non è un caso che Keplero ebbe a dire: “La geometria ha due grandi tesori: il Teorema di Pitagora e la Sezione aurea di un segmento. Il primo lo possiamo paragonare ad un oggetto d’oro. Il secondo lo possiamo definire un prezioso gioiello”. Per non dire del pensiero filosofico, da Talete in poi, e della poesia, da Saffo in poi. Fortunato è colui che può accedere ai testi originali degli autori classici!

Per queste ragioni penso che in un Paese come il nostro, oggi purtroppo abbastanza incivile e scarsamente acculturato – basta vedere le statistiche dell’Ocse e le sofferenze di un De Mauro – un qualche bagno, o bagnetto, nella cultura classica non farebbe affatto male! E sono anche convinto che il liceo classico costituisca ancora quel canale di studi che meglio di altri può orientare nella cultura, nella scelta di un lavoro e nella vita stessa. Vorrei soltanto che possano accedere al classico – e per scelta convinta – non solo i figli dei professionisti, come di fatto accade, ma anche i figli di altre fasce della nostra popolazione! Purtroppo è la stessa organizzazione della nostra scuola secondaria che è classista: i licei, i tecnici e i professionali, aperti, di fatto, a tre fasce della nostra popolazione! Purtroppo la divisione in classi è sostenuta e “garantita” – direi – dall’organizzazione della nostra istruzione secondaria, all’interno della quale, purtroppo si disperdono gli ultimi due anni dell’istruzione obbligatoria! Ma problemi di questo tipo le Giannini e i Faraone se li pongono? Mah! Non credo proprio! Non avrebbero mai varato una 107, che intorbida le acque più che depurarle! Mah! Così va il mondo, almeno in Italia! Un po’ maluccio!