Nuove cattedre, giallo sui numeri

da ItaliaOggi

Nuove cattedre, giallo sui numeri

Saranno 25 mila per il Miur, 10 mila invece per il Mef

Alessandra Ricciardi

‘unica cosa certa è che lo stanziamento ad hoc, nel calderone delle misure per tutto il pubblico impiego per 1,9 miliardi di euro, c’è. Si tratta di 200 milioni da destinare alla trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto (si vedano le anticipazioni di ItaliaOggi del 4 ottobre scorso).

Ma che servano effettivamente a costituire 25 mila nuove cattedre su cui realizzare assunzioni oppure trasferimenti è tutto da vedere. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, la Stabilità non precisa la platea dei destinatari della misura. Il ministero dell’istruzione guidato da Stefania Giannini ha quantificato in 25 mila, di cui 5 mila per il sostegno, i posti coperti con i 200 milioni di finanziamento. Per il ministero dell’economia, invece, lo stesso finanziamento basterebbe a mala pena a realizzare 10 mila cattedre a tempo indeterminato. Il dicastero guidato da Pier Carlo Padoan contesta all’Istruzione il calcolo che prevede un maggior esborso rispetto all’attuale spesa a bilancio solo per i mesi estivi, non coperti da stipendio per i supplenti, e per le ricostruzioni di carriera. I posti in questione, argomentano dal Miur, sono infatti già assegnati ogni anno a supplenza.

Una differenza non da poco, tra le due stime, anche per i riflessi sulle operazioni di mobilità che la quantificazione comporta: la trasformazione dell’organico dovrebbe servire infatti in prima battuta a consentire ai docenti «immobilizzati» al Nord di essere avvicinati a casa. Una prima stima parla di circa 30mila docenti di ruolo interessati, 10 mila assunti prima del 2015. La partita tra Miur e Mef si risolverà forse in parlamento, forse direttamente a gennaio, in sede di attuazione della Stabilità.

Confermati nella manovra i 300 milioni di euro per attuare le deleghe della Buona scuola, di questi 200 per il solo decreto di riforma degli 0-6 anni. Raddoppiato poi il fondo per gli Istituti tecnici superiori, che dovranno da fondazioni trasformarsi in onlus.

Ok al piano per gli studenti meritevoli: 400 borse di studio da 15 mila euro ciascuna per i diplomati eccellenti che saranno indicati dalle scuole e selezionati con apposita graduatoria. Avranno il corso di studi universitario totalmente pagato.

È passata anche la decontribuzione fino a 3.250 euro l’anno per le imprese che assumono studenti in alternanza scuola-lavoro. A dare conto dei dettagli dell’operazione è Maurizio Del Conte, presidente dell’Agenzia nazionale per le politiche attive: la misura interessa gli studenti che hanno svolto in azienda un tirocinio curriculare con l’alternanza scuola/lavoro oppure stage durante gli studi universitari. «Il datore di lavoro che assumerà con contratto a tempo indeterminato un giovane che ha svolto un tirocinio curriculare, inserito nel percorso formativo previsto dal ministero dell’Istruzione, entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio, avrà uno sgravio contributivo fino a un massimo di 3.250 euro annuo, per tre anni», spiega Del Conte. Lo stanziamento maggiore è previsto per il 2019 (90 milioni circa), l’ultimo anno del triennio del piano, perché il numero di studenti in alternanza scuola/lavoro sarà più numeroso.