Potenziare l’intelligenza emotiva a scuola

da lastampa.it

Potenziare l’intelligenza emotiva a scuola

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La promozione della salute mentale si svolge a più livelli: rafforzamento delle singole persone, mediante interventi diretti a promuovere l’accettazione di sé, la capacità di affrontare e risolvere problemi, di definire e raggiungere obiettivi, il miglioramento delle abilità sociali e di quelle educative; potenziamento delle comunità, ad esempio mediante la crezione di opportunità di partecipazione sociale; modifiche di tipo strutturale che riguardano il contrasto del degrado ambientale, l’incremento delle risorse per il luoghi di incontro e per l’attività fisica, la realizzazione di misure che favoriscano la sicurezza, l’aumento delle opportunità di lavori gratificanti e sicuri, la disponibilità di abitazioni adeguate. Se il secondo e il terzo livello richiedono interventi complessi e volontà politica di attuazione, al primo livello concorrono le agenzie educative primarie, quali la famiglia e la scuola.

Cosa si intende per rafforzamento delle singole persone? È sempre più evidente come il concetto di «intelligenza emotiva» giochi un ruolo fondamentale nell’ambito della salute mentale del bambino, dell’adolescente e dell’adulto. A livello individuale, tale concetto si traduce in un insieme di competenze socio-emotive che consentono di adattarsi in modo efficace al proprio contesto di vita, di interagire con gli altri in modo funzionale e efficiente e di far fronte alle difficoltà e agli eventi di vita negativi che, per la loro gravità, possono pregiudicare il benessere e lo stato di salute psico-fisico della persona. Fondamentali nell’adulto, nei bambini e negli adolescenti tali competenze rappresentano dei fattori di protezione nei confronti di situazioni a rischio e di prevenzione dei comportamenti a rischio.

L’Istituto Superiore di Sanità, nell’ambito degli interventi diretti all’educazione alla salute nelle scuole, ha messo a punto un manuale per i ragazzi del primo biennio delle scuole secondarie superiori Promozione del benessere psicologico e dell’intelligenza emotiva a scuola: un manuale per definire obiettivi e risolvere problemi” (Gigantesco A, Morosini P. Promozione del benessere psicologico e dell’intelligenza emotiva a scuola: un manuale per definire obiettivi e risolvere problemi. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2015; Dispense per la scuola 15/1).

Il manuale è stato pubblicato ad accesso aperto a gennaio 2016 su Epicentro, il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica, a cura del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto Superiore di Sanità. L’obiettivo della pubblicazione nella serie istituzionale ad accesso aperto è quello di favorirne la diffusione e di incoraggiarne la fruizione da parte delle scuole e tra gli adolescenti. Il manuale è proposto a tutti gli studenti, non soltanto a coloro che soffrono di un disturbo mentale o sono a rischio di soffrirne, ma anche a chi sta bene e desidera conoscere e realizzare al meglio le proprie potenzialità.

L’opera, di carattere divulgativo e operativo (coniuga contenuti scientifici di alto valore con una grande facilità espositiva) intende promuovere o migliorare abilità che riguardano essenzialmente la regolazione emotiva (la capacità di definire obiettivi, risolvere problemi, comunicare in modo assertivo, negoziare, cooperare e controllare gli impulsi) e rientrano nel concetto più ampio di «intelligenza emotiva». Tali abilità possono aiutare i ragazzi a diventare più sicuri di se stessi, più costruttivi nell’affrontare i problemi, più collaborativi con gli altri e, allo stesso tempo, più “attrezzati” nel difendersi da prepotenze e ingiustizie. In particolare viene approfondita la complessità di due stati d’animo – la rabbia e l’eccesso di timidezza e di insicurezza – che, qualora non adeguatamente gestiti, possono condurre a comportamenti problematici e a compromettere i rapporti con gli altri.

Il manuale si basa sulle componenti della cosiddetta “formazione sociale ed emotiva”, delle life skills dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Marmocchi et al., 2004) e dell’intelligenza emotiva di Goleman (1996).

Un deficit nell’area della regolazione emotiva è considerato il core di disturbi di personalità che si possono evidenziare in età adulta, come il disturbo borderline (non a caso, molti degli esercizi proposti nel manuale richiamano lo Skills Training secondo il modello della Terapia Dialettico Comportamentale (DBT), uno dei protocolli di maggiore efficacia riconosciuta per il potenziamento di specifiche abilità che risultano carenti nei soggetti affetti da Disturbo borderline di personalità).

Il testo è costituito da 17 unità con contributi teorici su singole capacità ed esercitazioni, più le appendici con una raccolta di moduli per le esercitazioni. Ogni unità, della durata di circa 60 minuti, si svolge in classe con la guida di “facilitatori” (studenti più grandi adeguatamente formati, insegnanti motivati anch’essi formati o psicologi), con una funzione prevalentemente di tipo organizzativo e di sostegno alla partecipazione attiva di tutta la classe.

Il manuale è stato testato inizialmente su circa 250 ragazzi di età compresa tra i 13 e 18 anni, in 11 scuole di istruzione secondaria di diverse regioni italiane. Secondo gli Autori, i risultati sono stati molto soddisfacenti; i ragazzi coinvolti hanno, nella stragrande maggioranza dei casi, manifestato giudizi positivi in termini di utilità e gradevolezza (Gigantesco et al., 2013) del manuale. Uno studio successivo ha coinvolto circa 300 studenti di 9 scuole di istruzione secondaria superiore. I risultati indicano un miglioramento dell’autoefficacia nella regolazione delle emozioni negative, del benessere psicologico e della soddisfazione per la vita nel gruppo di studenti che hanno applicato il manuale rispetto a un gruppo di controllo (Gigantesco et al., 2015).