Di Trump e dei percoli di una deriva autoritaria

Di Trump e dei percoli di una deriva autoritaria
lettera a un amico

di Maurizio Tiriticco

donald_trump_star_hollywood_walk_of_fameCaro Gianni! Ho esplorato un po’ la tua postazione Facebook, ricca e divertente! Tra le tante cose, noto che anche tu… scoppi di gioia per l’ascesa di un Trump! Comunque, vedo che anche tanti tanti americani… manifestano la loro gioia in tutte le piazze per avere finalmente un presidente bianco (o giallo o rossiccio che sia) dopo otto anni otto di un presidente nero, negro secondo la vulgata trumpista! Mio caro! Ci aspettano tempi bui! Già vedo un’insalata russa e un hamburger di marca TrumPutin! Comunque, non c’è molto da ridere! Già i nostri Salvini scoppiano di gioia! La destra europea lepenista e… come si chiama quel leader ungherese? Ah! Orbán… è una destra particolarissima, comunque! E pericolosa! Comunque, in Europa esiste anche una destra storica a cui si deve sempre tanto rispetto! Purtroppo è questa destra lepen-orban-salvinista che avanza riempiendo i vuoti di una sinistra – almeno da noi – inconsistente e senza spina dorsale, che ha gettato a mare – o rottamato? Un’espressione orrenda!!! – il passato importante di una sinistra storica, dai socialisti di Nenni e di Saragat, dal PCI di Togliatti e di Berlinguer… in poi! Ed era il PC più forte d’Europa!

Noi qui in Italia oggi non voliamo molto alto! Siamo costretti a pensare a quel Sì o No del 4 dicembre! Ovviamente, si tratta di un passaggio costituzionale estremamente delicato, ma… è poca cosa rispetto a ciò che accade a livello planetario. Renzi, che è sempre critico verso l’UE, adesso potrebbe avere buon gioco con i “passacarte” di Bruxelles! Attenzione UE!!! C’è il rischio che si costruisca un ponte dall’Atlantico al Pacifico, da New York a Mosca, passando per la Brexit londinese!!! E voi di Bruxelles continuate a pensare sempre ciascuno al proprio ombelico? Maastricht purtroppo è lontana mille miglia da questa UE di oggi! Il Trattato che porta il nome di questa graziosa cittadina dei Paesi Bassi è del 1992! Per non dire poi quanto disti Ventotene!

Purtroppo siamo noi europei che abbiamo detto NO ad una Costituzione europea, che era anche ricca di contenuti! L’abbiamo varata a Roma nel 2004 e l’abbiamo bocciata a Lisbona nel 2007! Abbiamo avuto paura di avviarci per la strada di una confederazione!!! Ma chi l’ha mai letta quella Costituzione? Io sono tra i pochi! E l’avrai letta anche tu! Purtroppo noi europei non abbiamo avuto il coraggio di fare un passo in avanti Di fatto oggi ogni staterello dei 27 dell’UE (prima con il Regno Unito eravamo 28) l’Europa continua, come sempre, a guardare il suo ombelico!

Caro Gianni! Così non va! Intanto Salvini & c. hanno già acceso i motori! E noi? Aspettiamo un po’ di vento perché la barca Italia/PD affronti l’oceano? Anzi, sono due, l’Atlantico e il Pacifico! Non guardiamo troppo al 4 dicembre, perché poi c’è il 5, poi il 6 e l’anno che verrà! E sarà un anno di grandi accadimenti! Un politico vero deve guardare lontano e mirare alto. Ma ho i miei dubbi!

Caro Gianni! Ora tu mi dirai: “Ma tu sei un ispettore Miur! Hai insegnato per tanti anni! Queste cose le dovresti dire a scuola, ai tuoi ragazzi! Sono i giovani che tra i primi devono comprendere che cosa sta accadendo! Anche se lo so che ‘far politica in aula’ è vietato! Un’aula di studio non è una piazza”. E hai ragione! Il nostro Testo Unico (dlgs 297/94) afferma chiaramente che “nel rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola stabiliti dal presente testo unico, ai docenti è garantita la libertà di insegnamento intesa come autonomia didattica e come libera espressione culturale del docente. L’esercizio di tale libertà è diretto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni. È garantita l’autonomia professionale nello svolgimento dell’attività didattica, scientifica e di ricerca. L’azione di promozione è attuata nel rispetto della coscienza morale e civile degli alunni”.

Scusa il lungo e noioso copio copias, ma, come vedi, la parola politica non viene mai enunciata. Si parla di posizioni culturali le quali, ovviamente, possono e debbono essere diverse! Come sai, “ai tempi del Duce”, invece, l’ unica posizione culturale ammessa era quella che discendeva dalla dottrina, se non addirittura dalla “mistica” (no! Non scherzo) fascista!!! E non fu un caso che il Ministero della Pubblica Istruzione divenne il Ministero dell’Educazione nazionale! Il verbo educare, come sai, è molto più forte del verbo istruire! Nel primo caso, si educa a certi valori; nel secondo si istruisce su date discipline.

PERO’ – e lo scrivo maiuscolo apposta – un conto sono le “posizioni culturali”, altro conto le “posizioni politiche”. Su questo punto voglio essere molto chiaro. Se tiro in campo la “cultura”, l’ottica che adotto è quella dell’equidistanza tra posizioni diverse. Se tiro in campo la “politica” tout court, l’equidistanza va a farsi benedire! Oppure, sarebbe un’operazione sempre di estrema difficoltà. Tornando a Trump e alle derive populiste, qual è il compito della scuola oggi? La risposta, a parer mio, è molto semplice. Noi abbiamo una Costituzione, anzi abbiamo la fortuna di avere una delle più belle costituzioni del mondo, ma… in quale misura i suoi principi fondamentali sono conosciuti? E sono attuati? Sia nelle scuole che nel Paese! Si tratta di una vicenda molto triste quella dell’Educazione civica, una sorta di araba fenice che, per dirla con il Metastasio, “che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”! Anzi, oggi ha assunto una definizione ben più dignitosa: Cittadinanza e Costituzione. E il suo insegnamento investe tutti i gradi e gli ordini di studio, ma… siccome – molto all’italiana – è lasciata all’iniziativa delle scuole e degli insegnanti, non sono indicate le ore di lezione e non comporta una valutazione a sé, lascia il tempo che trova!

E’ certo! A scuola non si fa politica, ma… a fronte di derive autoritarie che provengono dagli Stati Uniti, un Paese cha dal 1776 è stato il simbolo della democrazia e della libertà, occorre stare in guardia. Abbiamo una lezione tutta nostra! Che noi italiani abbiamo subito in prima persona dalla Germania… alleata! Il “Patto d’Acciao”! Così ci è stato imposto! Chi ci ha messo in guardia dai propositi nefasti di una Germania nazista di annientare tutte le cosiddette razze (in effetti, come sai, gli esseri umani sono un’unica razza!) non riconducibili alla sola “razza” ariana? Forse sarò esagerato, ma, quando Hitler nei primi anni Trenta del secolo scorso cominciò la sua ascesa, nessuno immaginava quali fossero le sue reali intenzioni e dove sarebbe arrivato! Tutti battevamo le mani! E le battevo anch’io, da bravo balilla moschettiere! E Trump – te lo confesso – mi spaventa!

Un abbraccio affettuoso, come sempre! Maurizio