Correggere compiti

CORREGGERE COMPITI O FAR APPRENDERE A NON SBAGLIARE di Umberto Tenuta

CANTO 748

COMPITI DA CORREGGERE

CHE FATICA!

 

Sembra che la più gravosa fatica dei docenti sia la correzione dei compiti scritti dei propri alunni.

Al riguardo vorrei domandarmi a che servono i compiti scritti assegnati agli alunni.

Se i compiti servono per verificare se gli alunni hanno appreso a scuola, dovrebbe essere ovvio che il risultato della valutazione non interessa agli alunni, ma al docente, e quindi il voto non dovrebbe essere notificato all’alunno.

Ancora, se i compiti servono per verificare l’impegno degli alunni e la competenza da essi raggiunta, appare ovvio che la valutazione riguarda l’efficacia dell’azione di motivazione e di guida dei processi di apprendimento promossi dal docente.

Se è ovvio che spetta al docente adeguare le attività di apprendimento ai livelli, ai ritmi ed agli stili di apprendimento dei singoli alunni, è altrettanto ovvio che spetta al docente coltivare la motivazione dei singoli alunni.

Ne consegue che, come scriveva il grande Roberto Zavallone, nella valutazione l’alunno è fuori discussione!

La valutazione riguarda esclusivamente il docente, nelle sua capacità didattiche, le quali comprendono anche la capacità di motivare gli alunni.

Come diceva Don Milani, agli svogliati date uno scopo!

Volli, sempre volli, fortissimamente volli!

Il successo scolastico è in funzione soprattutto della volontà di apprendere.

Prima che predisporre percorsi di apprendimento, il docente deve scoprire, suscitare, incrementare le motivazioni dei singoli alunni.

Ed i cattivi voti, anziché suscitare le motivazioni degli alunni, le deprimono!

Se queste cose occorreva dirle ai professori di gentiliana memoria, mi sembrerebbe strano ripeterle ai docenti di oggi!

Ed allora?

Quanti compiti?

Quando i compiti?

Certamente il tempo è avaro.

Risparmiamolo.

Risparmiamo agli alunni le mortificazioni.

E risparmiamole anche ai docenti!

Piuttosto, utilizziamo il nostro tempo per scoprire, inventare, apprendere nuove strategie motivazionali e apprenditive.

Anche perché il successo formativo occorre garantirlo a tutti i nostri venticinque alunni.

Ne va di mezzo il nostro BONUS!

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