K. Pancol, Muchachas 3

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Muchachas 3, un romanzo di Katherine Pancol
Bompiani 2014

di Mario Coviello

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Con questo terzo volume si conclude la seconda trilogia che Khaterine Pancol ha dedicato alle donne e all’amore perché “ Non c’è niente di più bello di ciò che può succedere tra un uomo e una donna. Questo amore è unico, perfetto, anche se dura tre minuti,capisci?Tre minuti di perfetta felicità bastano a riempire una vita.”

Le protagoniste di 471 pagine che si leggono d’un fiato sono Stella e Horthense “muchachas fantasticas”. Con loro Josephine, Shirley, e soprattutto Calipso, l’altro amore di Gary, il fidanzato di Horthense. Sì perché è possibile amare contemporaneamente due donne tanto diverse.

Horthense torna a Parigi e invade la casa della madre con stoffe, macchine da cucire,ritagli,foto perché sta per realizzare, aiutata da Elena, la novantenne che grazie a Horthense vuole consumare un’antica vendetta, il sogno della sua vita: la sua prima collezione. Horthense che “non cammina per New Jork, si nutre di New Jork” ci insegna a “succhiare la vita”, perché “ perfora, estrae ed è costretta a chiudere gli occhi alla vita che le salta addosso per prendere appunti…

Calipso “entra nella musica, la abita senza averla nemmeno studiata” .E’ una ragazza che gli allievi della scuola trovano brutta e che invece è “ magnifica perché riesce a proiettarti di colpo in una intimità così preziosa, apre infiniti cofanetti di gioielli e maneggia oro..” Calipso con il suo Guarneri accompagna Gary nel saggio finale della scuola di musica che entrambi frequentano e Gary si accorge che non può fare a meno di lei, la bacia e si nutre della sua armonia. Calipso si scopre unica e coltiva i suoi momenti di felicità come una piantina che ha bisogno di continue cure.

Stella incontra la sorellastra Josephine e aiuta la madre Leonie, che lentamente abbandona le paura di “ “donna tocca tocca”. Leonie è stata continuamente percossa, umiliata dal marito Gary e dalla suocera Fernande. E nell’ospedale dove cura le ultime fratture che il marito le ha inferto fa riaffiorare l’amore per Lucien , i suoi “grandi occhi azzurri, buoni, con un grande sorriso dentro”.Stella impara a non permettere “ a nessuno di spezzarle le ali” e consuma la sua vendetta sull’uomo che l’ha ripetutamente violentata da piccola e che scopre non essere il suo vero padre perché è “ Gary palle secche”.

Leggendo questo romanzo vi convincerete che le donne sono “creature formidabili” e con Josephine che “ è una cosa piuttosto dolce, sentirsi un po’ sciocca, allegra senza ragione, infantile grazie a un uomo, un uomo che ti cammina accanto, che ti prende la mano, e tifa provare improvvise scariche di allegria..”

In questo romanzo ci sono tante altre splendide figure femminili: Emily, la vera madre di Calipso e Elena, la novantenne con uno “sguardo da incendiaria, che rifiuta di essere triste, di essere povera, di essere grassa, che gioisce ogni mattina scrutando il cielo e si rifiuta di invecchiare, di ammalarsi”.

Leggerete di Julie, l’amica di Stella e di Violette, la donna che rovina l’odiato Ray.

Calipso ci insegna che “ è importante concentrarsi, che bisogna concentrarsi sul più piccolo gesto..sul più piccolo dettaglio. E allora tutto assume rilievo. Tutto diventa ricchezza. Ci si riempie, si progredisce. Mentre coloro che vanno molto in fretta dimenticano tutto subito. Rifaranno domani ciò che hanno fatto oggi, non impareranno mai.”

Amore, dolcezza, forza, dolore, passione: un mondo di donne. Sono sorelle, amiche, madri e figlie, unite dal medesimo desiderio: fare della loro vita un’esperienza di felicità. Basta con la rassegnazione, lo sfruttamento, la violenza e i soprusi.

Le muchachas di Katherine Pancol sono donne che hanno un nome, una storia, delle idee, un cuore  e un’infinita intelligenza affettiva, pronte a tutto pur di vivere al massimo, a testa alta. Donne che si fanno scudo di altre donne, più deboli ed indifese. Sono le donne, quelle normali, che lavorano, che amano, donne che sanno godere della bellezza, che cercano un abbraccio, che vogliono parlare e sanno ascoltare.

La Pancol riprende Rainer Maria Rilke”….e se solo indirizziamo la nostra vita secondo quel principio che ci consiglia di attenerci sempre al difficile, quello che ora ci appare ancora la cosa più estrema, ci diventerà la più fida e fedele. Gli antichi miti ci hanno insegnato che i draghi si tramutano nel momento supremo in principesse. Sono forse tutti i draghi della nostra vita principesse che attendono solo di vederci un giorno belli e coraggiosi.” Anche noi dobbiamo avere fiducia nella vita e baciare i draghi.