WE_WelcomeEurope


WE_WelcomeEurope, prorogati all’1 marzo i termini del concorso

Termini prorogati fino all’1 marzo per la partecipazione al concorso “WE_WelcomeEurope: speranze e idee per l’Unione del futuro”, il progetto rivolto a ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di I e II grado italiane, promosso dal Miur, d’intesa con il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma.

Il termine di presentazione dei lavori era inizialmente fissato al 17 febbraio 2017. Entro questa data, gli elaborati  potranno essere inviati per posta (farà fede il timbro postale).

Dal 18 febbraio all’1 marzo, i lavori dovranno essere trasmessi esclusivamente tramite email all’indirizzo: dgsip.ufficio3@istruzione.it.

Il concorso “WE_WelcomeEurope” propone a studentesse e studenti di esprimere la propria visione di Europa, realizzando un video della durata massima di tre minuti o un album fotografico composto da tre immagini corredate di didascalia. Per farlo potranno utilizzare videocamera, smartphone e programmi di video editing. A disposizione degli studenti, le informazioni e i materiali sul sito istituzionale del Dipartimento per le Politiche Europee (www.politicheuropee.it) e sulla piattaforma digitale Europa=Noi (http://www.educazionedigitale.it/europanoi/).


“WE_WelcomeEurope”
Il Ministro Giannini e il Sottosegretario Gozi
lanciano il concorso di idee per i 60 anni dei Trattati di Roma

Un video o un album fotografico che sia capace di raccontare i punti di forza dell’Europa di oggi, per immaginare e costruire l’Europa del domani. Prende il via “WE_WelcomeEurope: speranze e idee per l’Unione del futuro”, il concorso di idee rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di I e II grado italiane promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, d’intesa con il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma.

Entro il 17 febbraio 2017, gli studenti potranno esprimere la loro visione di Europa, realizzando un video della durata massima di tre minuti o un album fotografico composto da tre immagini corredate di didascalia. Per farlo potranno utilizzare videocamera, smartphone e programmi di video editing. A disposizione degli studenti, le informazioni e i materiali sul sito istituzionale del Dipartimento per le Politiche Europee (www.politicheuropee.it) e sulla piattaforma digitale Europa=Noi (http://www.educazionedigitale.it/europanoi/).

Obiettivo principale del concorso è sviluppare una narrazione corale sull’Europa che i giovani hanno in mente, con proposte che puntino non solo a “chiedere iniziative a Bruxelles” ma anche a creare nuove aggregazioni “orizzontali”, tra studenti di diversi Paesi. Per questa ragione, i ragazzi sono chiamati a pensare, da un lato, ai temi di cui l’Unione del futuro dovrebbe occuparsi e, dall’altro, a quali frutti dell’integrazione europea – ad esempio esperienze di mobilità, solidarietà, ospitalità, crescita sostenibile – si potrebbero valorizzare e come.

“Il 2017 sarà l’anno dell’Europa nelle scuole – afferma il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini -. Questo concorso apre la serie di iniziative che promuoveremo mettendo al centro il significato della cittadinanza europea, partendo dalle esperienze dirette e reali che questa dimensione comporta per i nostri studenti. Chiederemo loro di portare un contributo personale a questa storia collettiva e plurale, con quella proiezione al futuro che rappresentano il gene e l’essenza del progetto europeo. L’Europa di ieri – chiude Giannini – è nata condividendo le materie prime di ieri, il carbone e l’acciaio. L’Europa di oggi deve puntare sulle materie prime del nostro tempo: conoscenza e istruzione. Un investimento necessario per rigenerare questa unione tra popoli, non tra Stati, facendo maturare consapevolezze e rafforzando un’identità unica, fatta di valori distintivi”.

“Siamo fermamente convinti che il rilancio del progetto europeo debba partire proprio dai giovani – sottolinea il Sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi -. Perché saranno i cittadini europei di domani, perché sono una generazione che gode di conquiste offerte dallo stare in Europa date troppo spesso per scontate, perché questo Governo, d’intesa col Parlamento europeo, ha lottato e ottenuto tanto per i giovani dall’Ue: a partire dall’aumento delle spese per quelli disoccupati come la Garanzia giovani e per la loro formazione all’estero come l’Erasmus”.