Classi di concorso, il Miur le cambierà ancora

da La Tecnica della Scuola

Classi di concorso, il Miur le cambierà ancora

L’anno che sta per terminare sarà ricordato anche per la pubblicazione del regolamento delle nuove classi di concorso. Un provvedimento, quello del Miur, volto a ridurre ed accorpare quelle esistenti, renderle coerenti con i percorsi di studio previsti dal recente riordino della scuola secondaria di I e II grado e fornire il nuovo quadro di riferimento per l’attivazione dei percorsi abilitanti.

Non sono mancate però le sviste, le errate dizioni e le ambiguità.

Pertanto, così come riporta la Flc Cgil, il Miur, a seguito anche delle numerose sollecitazioni, ha intenzione di intervenire per correggere le anomalie e i refusi più volte segnalati.

Nel corso dell’incontro del 28 dicembre 2016 con i sindacati, è stato illustrato il percorso del provvedimento e proposta una prima bozza di revisione. In sostanza si tratta della correzione di alcuni errori materiali (dizioni errate, titoli o insegnamenti mancanti, requisiti in contrasto con il pregresso ordinamento, ecc.).

La Flc Cgil chiede, che venga chiarita, al fine di non escludere docenti che insegnano da anni, l’interpretazione estensiva dell’art. 5 del regolamento. La deroga rispetto ai titoli del pregresso ordinamento, attualmente prevista solo per chi sta per acquisire tali titoli, deve essere valida anche per chi, alla data di entrata in vigore del regolamento, era già in possesso dei titoli richiesti. Se così non fosse si creerebbe una palese disparità di trattamento.

Restano anche aperte – conclude il sindacato in una nota –  in previsione dell’applicazione delle nuove classi di concorso per il 2017/2018, tutte le questioni relative alla gestione degli organici e delle graduatorie e alle tutele di chi già lavora nella scuola sia a tempo indeterminato che determinato.