Ricordi di tempi peggiori

Ricordi di tempi peggiori in attesa di tempi migliori

di Maurizio Tiriticco

Stamane, approfittando del bel tempo e delle strade sgombre dopo la notte magica, ho deciso – io mezzo azzoppato – di fare un po’ di passi per le strade del quartiere. Sono rimasto di sasso! Marciapiedi sconnessi e strade piene di buche! Sporcizia dappertutto, pure cacche di cani… insomma una città che non riconoscevo e che non mi aspettavo. Strisce bianche a zebra per attreversare le strade, nulla o poco meno. Strisce azzurre e gialle, tutte sbiaditissime. Cassonetti fatiscenti, “monnezza” sparsa qua e là! Vabbè!!! Noi romani semo zozzi e poi ci sono pure gli extracomunitari e i turisti… buttala come ti pare, ma… ho ricordato le belle strade di Parigi – che gelo a Natale – o di Berlino… tutto pulito… per non dire del verde delle aiuole (la parola con tutte le vocali!) o meglio del non verde romano. Le aiuole di Porta Maggiore? Assoluta schifezza! Insomma, che fa ‘sta sindaca Raggi? Certo! Roma è una città complessa, non è un Comune, è una Città metropolitana! Anche con il fascismo il Comune venne trasformato in… Governatorato!!! La capitale del Regno e del Fascismo… le maiuscole sono d’obbligo… allora i Sette Colli fatali di Roma erano stupendi!

“Sole che sorgi libero e giocondo, sui colli nostri i tuoi cavalli doma!” Salite oggi a Colle Oppio! Non solo è zozzo, ma è anche pericoloso! Non l’ho visto, ma lo so! E poi la Via dell’Impero, oggi più modestamente… via dei fori imperiali! E poi la Via Imperiale, oggi più modestamente… via Cristoforo Colombo! La Via Ostiense (il fascismo la raddoppiò: fu la prima autostrada italiana) portava ad Ostia, ma la Via Imperiale portava al Lido di Roma!!! C’era poco da scherzare!!! Io non ero un bambino, ma un balilla, prima escursionista, poi moschettiere, poi tamburino, poi trombettiere, poi mazziere!!! E guai a farla cadere per terra la mazza dopo averla lanciata in aria per farle fare mille piroette! Il Duce inaugurò la Via Imperiale sia al suo inizio, che al suo termine, al Lido di Roma! Dire Ostia era riduttivo! Quanta emozione per me, balilla certo del suo Duce e del giuramento rinnovato ogni 28 ottobre, inizio dell’anno dell’Era fascista, coniugato con l’anno dell’Era cristiana!

“Nel nome di Dio e dell’Italia, giuro di eseguire gli ordini del Duce e di servire con tutte le mie forze, e se è necessario col mio sangue, la causa della Rivoluzione Fascista”. Noi alunni sui compiti indicavamo sempre nella data l’anno dell’Era cristiana e quello dell’Era fascista! E il Duce, con tanto di maiuscola, mi passò davanti e le mie braccia, sempre irrigidite quando facevo il presentatarm (con il moschetto modello 91 adattato per i balilla), tremarono come due foglie… e il moschetto anche! Poi il Duce si fermò… la sua posizione classica, sull’attenti… mani sui fianchi… pancia in dentro… mento in alto! Ve lo immaginate il nostro Gentiloni in posizione mussoliniana??? La tensione era a mille… ma poi fu attenuata dalla voce stentorea del comandante: “AAA…tttentiii!!! Camicie nere! Balilla! Salutate nel Duce il fondatore dell’Impero! Eia eia eia”! E noi un unico grido: “Alalà!” E poi tutti in coro, prima Giovinezza, poi l’Inno al Re!!! “Salve o Re, Imperator! Nuova legge il Duce die’ al mondo e a Roma il nuovo Imper! Fecondato dal lavor! Legionario orgoglio avrai del tuo Imper! Popolo fedel, col sangue lo creò! Credere, obbedir, combattere saprà! Vittoriose leverà fulgide le insegne della patria al sol!” Ma poi le cose andarono molto diversamente… e il povero balilla un altro po’ moriva di fame… come cadevano a pezzo le illusioni… Ma il domani fu anche per lui e per tutti noi… un altro giorno!!!