Disabili, non sarà più la scuola a decidere le ore di sostegno

da ItaliaOggi

Disabili, non sarà più la scuola a decidere le ore di sostegno

Cambia anche la commissione che accerta la disabilità

Sandra Cardi

Aboliti i gruppi di lavoro sull’handicap istituiti presso le singole scuole. Sarà il gruppo di inclusione territoriale (Git), in cui sono presenti dirigenti tecnici, presidi e docenti, istituito per ogni ambito, a decidere sul bisogno di ore di sostengo di ogni alunno con disabilità o disturbi dell’apprendimento del territorio di riferimento. È una delle novità del decreto sul sostegno, decreto licenziato sabato scorso dal consiglio dei ministri e che rivede anche la formazione dei docenti di sostegno.

Cambiano innanzitutto i meccanismi per accertare la condizione di disabilità: la domanda andrà presentata all’Inps e sarà un’unica commissione a verificare prima il disagio e poi ad effettuare la valutazione funzionale, definendo anche gli aiuti sanitari e i sussidi sociali ed economici di cui il minore ha bisogno. L’obiettivo è superare la frammentazione del sistema, realizzando un piano che sostenga il ragazzo nel suo sviluppo all’insegna dell’inclusione. La valutazione diagnostico-funzionale sostituirà così la Diagnosi funzionale e il Profilo dinamico funzionale, previsti dalla legge 104/1992.

Ad essere cancellati della legge 104 anche i gruppi di lavoro sull’handicap: la quantificazione delle ore di sostegno sarà fatta dal Git che la comunica all’ufficio scolastico regionale. L’obiettivo è garantire che le valutazioni sul territorio, il riferimento è all’ambito, siano uniformi. Il primo passo spetta però alla scuola dove lo studente è iscritto: deve inviare al Gruppo il Piano di inclusione contenuto nel Piano dell’ Offerta formativa triennale. Insieme alla valutazione diagnostico-funzionale e al Progetto individuale, servirà al Git per definire le risorse di cui necessita lo studente. Non solo ore di sostegno, dunque. Novità anche per chi vuole insegnare su posto di sostegno: è obbligatorio conseguire 120 crediti formativi universitari sull’inclusione scolastica, pari a un anno di specializzazione. I crediti sono diversamente articolati a seconda del grado di scuola.