Negli istituti professionali approda percorso il 3+2

da Il Sole 24 OreĀ 

Negli istituti professionali approda percorso il 3+2Ā 

Istruzione professionale, si cambia. Negli istituti arriva infatti il 2+3: biennio unico e triennio unico. Si supera cosƬ lā€™attuale articolazione dei cosiddetti Ā«due bienni piĆ¹ unoĀ». Questa una delle novitĆ  principali previste in uno degli otto decreti legislativi approvati sabato scorso dal Consiglio dei ministri e trasmessi al Parlamento per i pareri.

La riforma
Il Dlgs in questione, attuativo della riforma ā€œBuona scuolaā€, punta a riformare gli istituti professionali per rispondere piĆ¹ efficacemente – si spiega nella relazione illustrativa – alla
composita utenza dellā€™istruzione professionale, nella quale si riscontra una crescente percentuale di giovani immigrati, e per ridurre lā€™alto tasso di abbandoni e di insuccessi tra gli
studenti registrato, da anni, in questo segmento dellā€™istruzione. I ā€œnuoviā€ istituti professionali (scuole territoriali dellā€™innovazione) dovranno assicurare agli studenti Ā«una solida base di istruzione generale e di competenze tecnico-professionali relative alle attivitĆ  economiche cui si riferisce lā€™indirizzo di studio scelto allā€™atto dellā€™iscrizione al primo annoĀ». Queste competenze vengono acquisite, nel primo biennio, prevalentemente in laboratorio e, a partire dal secondo anno, anche in alternanza scuola-lavoro e in apprendistato.
Al termine del percorso si consegue il diploma quinquennale che consente lā€™accesso agli Istituti tecnici superiori (Its), allā€™universitĆ  e alle istituzioni dellā€™alta formazione
artistica, musicale e coreutica.

Gli indirizzi di studio
Gli indirizzi di studio passano da 6 a 11: Servizi per lā€™agricoltura, lo sviluppo rurale e la silvicoltura; Pesca commerciale e produzioni ittiche; Artigianato per il Made in Italy; Manutenzione e assistenza tecnica; Gestione delle acque e risanamento ambientale; Servizi commerciali; Enogastronomia e ospitalitĆ  alberghiera; Servizi culturali e dello spettacolo;
Servizi per la sanitĆ  e lā€™assistenza sociale; Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: odontotecnico; Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: ottico. Ogni scuola potrĆ  declinare
questi indirizzi in base alle richieste del territorio. Il provvedimento dĆ  alle scuole lā€™opportunitĆ  (ma non lā€™obbligo) di attivare collaborazioni con esperti del mondo del lavoro e delle professioni e di attivare partenariati territoriali per ampliare lā€™offerta formativa e potenziare i laboratori, comprese le esperienze di scuola-impresa e di bottega scuola.
ƈ consentito il passaggio reciproco tra percorsi di istruzione professionale e quelli di IeFP, esclusivamente a domanda dello studente; non avviene comunque in modo automatico, ma deve tenere conto dei risultati di apprendimento e del profilo di uscita dellā€™ordine di studi.