Quale dirigente scolastico per la Buona Scuola?

da Tuttoscuola

Quale dirigente scolastico per la Buona Scuola?

La scuola in crisi ha bisogno di ritornare ad essere non solo luogo di istruzione, ma anche di educazione a vivere con gli altri. Lo ha detto Susanna Tamaro sul Corriere della Sera incontrando il pieno accordo di Attilio Oliva, presidente di TreeLLLe, il quale, però, dalle colonne dello stesso quotidiano milanese dissente sui rimedi.

Non si tratta “di restituire dignità e autorità agli insegnanti” come sostiene la Tamaro, perché – sostiene Oliva – “l’autorità e la dignità non si restituiscono ai singoli che, se mai, se la devono conquistare sul campo”.

È prioritario, invece, dice il presidente di TreeLLLe, che l’autorità si debba principalmente restituire alla istituzione scuola, “perché solo il prestigio restituito ad un’istituzione protegge e rafforza coloro che la rappresentano”.

Due le vie risolutive, secondo Oliva.

La prima. Creare in ogni scuola una forte struttura organizzativa che la tenga insieme e che motivi e faccia crescere tutti i suoi operatori: una leadership distribuita, cioè un dirigente scolastico che costituisce una piccola squadra di docenti scelti.

La seconda (e qui è in ballo il concorso per dirigenti). Occorre selezionare dirigenti idonei, una scelta strategica da non sbagliare. Come? Questa la proposta: “limitare l’accesso ai futuri concorsi a chi ha già svolto incarichi di collaboratore del dirigente e quindi dopo aver verificato sul campo le sue reali attitudini alla leadership”.

Conclude Oliva: “individuare il 20% degli insegnanti migliori (quelli da premiare con il bonus) e scegliere dirigenti di accertate attitudini sono condizioni essenziali per ridare prestigio e autorità alla scuola”.   

C’è speranza che queste proposte trovino subito attuazione, a cominciare dal concorso annunciato?