Prof anti – bulli e possibilità di segnalare al gestore del sito: ok del Senato a ddl su cyberbullismo

da Tuttoscuola

Prof anti – bulli e possibilità di segnalare al gestore del sito: ok del Senato a ddl su cyberbullismo

Prof anti – bulli, possibilità di segnalare la cyber violenza al gestore del sito e ammonimenti fino al compimento della maggiore età sono solo alcune delle novità introdotte nel disegno di legge sul cyberbullismo approvato al Senato con 224 sì e rimandato in quarta lettura alla Camera. Elena Ferrara (Pd): “Il fenomeno del cyberbullismo è talmente grave  che abbiamo scelto di concentrarci sui minorenni, che sono i più deboli“. Soddisfatta anche la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli: “Bene ok Senato. Finalmente problema viene affrontato in modo deciso“. Di seguito i punti chiave del disegno di legge.

Prof anti – bulli
Ogni scuola dovrà individuare un insegnante che sia addetto alla prevenzione e al contrasto del cyberbullismo. Potrà avvalersi della collaborazione della Polizia.

Tavolo tecnico
Viene istituito un Tavolo tecnico interministeriale presso la Presidenza del Consiglio. Il suo ruolo è quello di coordinare i diversi interventi e di lavorare a un Piano integrato contro il bullismo online.

Segnalazioni al gestore del sito
Il minore potrà richiedergli direttamente la rimozione o l’oscuramento della violenza virtuale, anche senza che il genitore ne sia informato. Il gestore ignora la segnalazione? Il minore, ora insieme al genitore, potrà chiedere aiuto al Garante della privacy che dovrà intervenire entro 48 ore.

Gli ammonimenti
Stabilita la procedura di “ammonimento”: i bulli sopra i 14 anni saranno convocati dal questore insieme ai genitori, Gli effetti dell’ammonimento termineranno solo quando spegneranno le loro 18 candeline. 

Un disegno di legge quello sul cyberbullismo che si concentra soprattutto sui minori, come spiega anche Elena Ferrara, prima firmataria e relatrice del ddl: “Ci siamo concentrati sui minorenni, sui più deboli. Abbiamo riproposto sostanzialmente il testo originario, quello che venne approvato a Palazzo Madama il 20 maggio del 2015 perché abbiamo preferito scollegare la tutela dei minori da quella degli adulti“.

Anche Valeria Fedeli esprime la sua soddisfazione per l’approvazione al senato del disegno di legge: “Finalmente – sottolinea la ministra – si affronta pienamente e in modo deciso un fenomeno che spesso, erroneamente, viene sottostimato. Con questo ddl mettiamo al centro la tutela delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Dobbiamo colmare i vuoti educativi in cui si annida ogni forma di discriminazione e di violenza. Lo facciamo anche con questo ddl, che ora passa alla Camera per la definitiva approvazione. Lo facciamo, in un’ottica di prevenzione, a partire dalla scuola che è luogo principale di formazione, di inclusione e accoglienza. Finalmente abbiamo imboccato la strada giusta”.

Un disegno di legge quello sul cyberbullismo che, pur riscuotendo grande successo, al Senato non riceve l’approvazione unanime. A votare contro, per esempio, i senatori Carlo Giovanardi e Gaetano Quagliariello secondo i quali il ddl avrebbe lo scopo di introdurre la teoria gender nelle scuole.