Scuola, 830 milioni per dieci azioni di crescita dei giovani

da la Repubblica

Scuola, 830 milioni per dieci azioni di crescita dei giovani

ROMA – La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, a quaranta giorni dal suo insediamento lancia le dieci azioni – finanziate con 830 milioni di euro – per far crescere gli studenti italiani sul piano culturale e didattico, ovviamente, ma anche sul fronte ambientale, dei diritti e della capacità di crearsi un lavoro. Nella sala delle Comunicazioni del Miur l’attenzione, prendendo slancio dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, si sposta da graduatorie da esaurire e supplenze da gestire per cogliere un altro aspetto della futura buona scuola, al di là della legge così contestata e ancora da realizzare in pieno. “Oggi lanciamo un grande investimento sulle competenze dei nostri ragazzi”, dice la ministra, “la scuola come strumento di pari opportunità e mobilità sociale, formatrice di futuri cittadini globali”.

Da ieri sul sito del Miur si può vedere un avviso quadro, generale. Nell’arco di due mesi saranno via via pubblicati dieci avvisi sui singoli temi per consentire alle scuole, attraverso i loro dirigenti scolastici, di partecipare ai bandi.

Competenze di base (180 milioni, avviso dal 20 febbraio). L’investimento è destinato agli studenti in ritardo sulla didattica. Mira a compensare gli svantaggi culturali, economici e sociali, a ridurre una dispersione scolastica in calo ma ancora alta in Italia (15 per cento). Il potenziamento si concentrerà sull’Italiano, la lingua straniera, le scienze e la matematica “grazie a modalità didattiche innovative”.

Alternanza scuola-lavoro (140 milioni, dal 28 marzo). L’esperienza è considerata riuscita, nonostante le difficoltà riscontrate al Sud. L’alternanza scuola-lavoro, obbligatoria in terza e quarta superiore, prosegue e trova nuove fonti di finanziamento: 140 milioni extra, appunto. In particolare, si costruiranno reti locali per “un’alternanza di qualità” e ci saranno incentivi alla mobilità per gli studenti.

Competenze di cittadinanza globale (120 milioni, dal 17 marzo). Questa quota di denaro servirà a far crescere la conoscenza dell’alimentazione e in generale del cibo, il benessere, i corretti stili di vita. E, in parallelo, l’educazione motoria e lo sport, l’educazione ambientale, la conoscenza economica.

Cittadinanza europea (80 milioni, dal 24 marzo). Cultura, identità e valori europei, un approfondimento specifico. Parte di questi soldi sosterranno viaggi all’estero.

Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico (80 milioni, dal 6 aprile). L’avviso si pone l’obiettivo di trasmettere a studentesse e studenti il valore dei patrimoni per la comunità: “Cultura, arte e paesaggio sono un bene comune e generano sviluppo sostenibile”.

Cittadinanza e creatività digitale (80 milioni, dal 3 marzo). Uso consapevole della Rete – oggi sempre più elemento di dipendenza passiva per intere generazioni – percorsi per enfatizzare la singola creatività digitale. Quindi, sostegno al pensiero logico e computazionale, alla base della programmazione informatica.

Integrazione e accoglienza (50 milioni, dal 31 marzo). Conoscenza del fenomeno migratorio, momenti di scambio con gli stranieri. “In una società complessa”, dice la ministra Fedeli, “la scuola deve costruire un modello che valorizzi le differenze, promuova l’integrazione e il dialogo interreligioso e interculturale”.

Educazione all’imprenditorialità (50 milioni, dall’8 marzo). Percorsi di educazione all’autoimpiego: l’imprenditorialità classica, quella sociale e quella cooperativa. Le azioni svilupperanno l’autonomia e l’intraprendenza degli studenti, la loro capacità di risolvere problemi, lavorare in squadra, accrescere adattabilità e perseveranza”.

Orientamento (40 milioni, dal 13 marzo). Per i ragazzi all’ultimo anno delle scuole medie e negli ultimi tre anni delle superiori: l’orientamento serve a comprendere quali siano le proprie attitudini e quale percorso può svilupparle al meglio.

Formazione per adulti (10 milioni, dal 24 febbraio). Si è fatto necessario reistruire gli adulti “per realizzare una società più inclusiva e realizzata”. L’apprendimento permanente passerà soprattutto dalla rete.

Il finanziamento delle dieci azioni, e dei relativi avvisi alle scuole, si affiderà al Programma operativo nazionale (Pon) del sistema di istruzione. L’Italia dispone di 3 miliardi e 19 milioni, di cui 2,1 miliardi per la formazione. La novità del Pon 2014-2020 è che è stato esteso a tutto il territorio nazionale.