Università, accreditamento dei corsi

Università, maggiore gradualità nell’attuazione
delle nuove regole di accreditamento
dei corsi. Pubblicato il decreto
Fedeli: “Atto necessario, atenei
devono poter attivare piani reclutamento”

è stato pubblicato oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il decreto che rende più graduale l’attuazione delle nuove regole per l’accreditamento dei corsi universitari. Regole fissate dal decreto 987 dello scorso 12 dicembre.

“Con questo provvedimento – sottolinea la Ministra Valeria Fedeli – veniamo incontro alle richieste della Conferenza dei rettori di una maggiore gradualità di attuazione delle nuove regole. Gradualità che riguarderà anche l’introduzione delle cosiddette lauree professionalizzanti su cui attiveremo una cabina di regia che vedrà coinvolti tutti i soggetti interessati, compresi le studentesse e gli studenti. Si tratta di una scelta di buon senso, di un atto necessario. La nuova tempistica consentirà infatti agli atenei, fermi restando i paletti che riguardano l’apertura di nuovi corsi, di introdurre i nuovi parametri relativi al rapporto fra docenti e studenti senza danneggiare l’offerta esistente potendo attivare, nel frattempo, anche un apposito piano di reclutamento”.

Con il provvedimento pubblicato oggi si prevede che la verifica del possesso o meno dei requisiti di docenza venga fatta, per tutti gli atenei, in base alle regole previste dal decreto 987 del 12 dicembre 2016, con riferimento al numero di docenti necessari rispetto alla numerosità delle studentesse e degli studenti iscritti.

Nel caso in cui  la verifica dia un esito “non” positivo i corsi già accreditati fino all’anno accademico 2016/17 potranno essere mantenuti fino al 2019/2020 quando comunque dovranno rispondere alle nuove regole di accreditamento. Al contempo però non sarà consentita l’apertura di nuovi corsi se non a seguito della chiusura di un pari numero di corsi di studio esistenti.