Un ballo alla fascista in una scuola della Repubblica?

Un ballo alla fascista in una scuola della Repubblica?

di Maurizio Tiriticco

Scrivo questo “pezzo” allibito a proposito del Gran Ballo alla Fascista organizzato dall’Istituto comprensivo statale “Guido Alessi” di Roma. Sono veramente basito! So che a Carnevale ogni scherzo vale, ma… nel caso in questione si tratta di follia o di ignoranza o di pessimo gusto! Una manifestazione da vietare, da contestare! Da sabotare, civilmente, com’è ovvio per chi crede nella democrazia! Non si può giocare alle marionette chiamando in causa quel regime che ci ha portato al 10 giugno di quel 1940, quando aggredimmo la Francia e la Grecia senza alcun motivo, se non quello di seguire come marionette, appunto, il sogno infausto di un Hitler, la cui intenzione era solo quella di far fuori tutte le altre “razze” che non fossero ariane.

La razza umana è una sola, come sappiamo, poi ci sono le etnie, ma Tarcisio Interlenghi nella sua rivista “Difesa della razza” si divertiva a mostrare come fossero goffi ebrei e negri con tanto di foto montate ad arte! Si salvavano i gialli perché con il Giappone andavamo a braccetto! Quel regime che ci ha portato a quel 25 luglio del 1943, quando il re Pippetto – così lo chiamavamo, perché basso e rachitico – fa fuori il duce perché ha capito che le cose vanno male! Lo stesso re che il 28 ottobre del 1922 aveva aperto le braccia a Mussolini! Questi erano i Savoia! Una dinastia di regnanti tra le più odiose che l’Europa abbia conosciuto in tutta la sua storia! Assolutamente disistimata! Se nel 1855 non ci fosse stata la contessa Castiglione, col cavolo che Napoleone III ci avrebbe dato retta!

E che dire di quell’8 settembre, di quel tragico 8 settembre 1943? L’Italia allo sfascio! I tedeschi di Hitler che occuparono subito tutto il Paese! E per mesi e mesi comandarono, depredarono, uccisero, deportarono! E il re e la sua corte in fuga da Roma per tutta la Via Salaria, protetto da schiere di carabinieri (l’Arma Fedelissima!) per raggiungere Pescara e l’incrociatore Baionetta che lo porta in salvo a Brindisi, dove la presenza tedesca era quasi nulla e gli Alleati erano a un passo. C’è stata una Resistenza, un 25 aprile 1945! Quanto sangue! Quante vittime! Quante stragi! I Tedeschi di Hitler!!! Poi la Liberazione!

Ho vissuto tutti quegli anni, prima come balilla addomesticato e rincitrullito e poi come convintissimo antinazista e antifascista, però troppo piccolo per entrare nelle formazioni partigiane di Roma. Una storia complessa, difficile, dolorosa, che ho scritto nel mio BALILLA MOSCHETTIERE, che tutti i ragazzi di oggi dovrebbero leggere! Di quegli anni capirebbero molto di più di quello che leggono sui manuali scolastici o di quello che ascoltano da insegnanti che preferiscono “non prendere posizione” E temo che siano tanti! Si legga l’articolo di Paolo Di Paolo su “la Repubblica” del 13 febbraio u. s. intitolato, appunto: “Nostalgici a sedici anni, crescono in rete i liceali neofascisti”!

Un ballo in maschera quello della “Guido Alessi”? Saranno la maschere della morte! Ma Il DIRIGENTE SCOLASTICO dell’Alessi chi é, che pensa, che dice, che fa? Mala tempora currunt! Noi italiani non comprendiamo mai le lezioni della storia, di quella nostra soprattutto! Voglio solo sperare che il GRAN BALLO di un’epoca da conoscere e da dimenticare venga cancellato!!!

E che la Ministra Fedeli intervenga!