Ocse: in Italia poche lingue e competenze, freno ai salari

da Il Sole 24 Ore

Ocse: in Italia poche lingue e competenze, freno ai salari

In Italia «il livello di competenze linguistiche è basso e lo skill mismatch (l’inadeguatezza delle competenze, ndr) è uno dei più elevati tra i Paesi Ocse: ciò ostacola l’aumento delle retribuzioni e l’incremento del benessere».

Il report Ocse
Lo scrive l’organizzazione parigina nel Rapporto economico sull’Italia invitando il Paese a «migliorare il sistema d’istruzione e le politiche occupazionali se si vogliono aumentare i salari reali insieme alla soddisfazione professionale e il livello di vita». Il Jobs act e la Buona scuola, scrivono i tecnici Ocse, «vanno nella giusta direzione e devono essere interamente implementati».

Fedeli: rafforzare il link tra scuola e lavoro
«Alcuni margini di miglioramento esistono – ha sottolineato la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli – ma la riforma ha restituito al sistema educativo la centralità che merita: attraverso un’inversione di tendenza, si è investito per interrompere decenni di precariato, dare gambe all’autonomia scolastica, introdurre un sistema di responsabilità e merito, centrato sulla formazione e crescita professionale del personale». Durante l’incontro con il Segretario Generale dell’Ocse, Angel Gurria, la ministra dell’Istruzione ha anche illustrato l’alternanza scuola-lavoro e il piano nazionale scuola digitale sottolineando «la necessità di rafforzare il collegamento fra il sistema educativo e il mondo del lavoro e la necessaria innovazione negli approcci metodologici per formare le cittadine e i cittadini e le lavoratrici e i lavoratori del futuro»