Stipendi supplenti, addio ritardi: alle scuole un tesoretto da utilizzare al bisogno

da La Tecnica della Scuola

Stipendi supplenti, addio ritardi: alle scuole un tesoretto da utilizzare al bisogno

Dal 1° settembre 2017, potremo dire addio ai ritardi di pagamento degli stipendi dei supplenti cosiddetti “brevi”.

L’impegno è stato preso dal ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, durante la replica dinanzi alle Commissione riunite di Camera e Senato, tenuta il 21 febbraio.

Dal prossimo anno scolastico, ha detto, i supplenti saranno pagati con regolarità.

Fedeli ha aggiunto che dopo “qualche difficoltà temporanea risolta strutturalmente a gennaio 2016, ora posso dire che il nuovo modello di pagamento funziona in maniera regolare. Continuerò a monitorare costantemente il lavoro degli uffici del Miur, affinchè tutti i supplenti siano pagati con regolarità”.

“Inoltre – ha detto ancora il titolare del Miur – per aiutare anche le scuole che dovessero comunicare in ritardo i contratti di supplenza e quindi caricarli in ritardo sul sistema informativo, il Ministero ha anche assegnato a tutte le istituzioni una riserva finanziaria aggiuntiva di 64 milioni totali, oltre ai finanziamenti che occorrono per pagare tutti i contratti regolarmente comunicati”.

Dal ministero dell’Istruzione, via Mef, è dunque in arrivo una sorta di “tesoretto”, specifico per le esigenze stipendiali dedicate a remunerare i titolari di supplenza di breve durata: sarà utile, in particolare, per tamponare eventuali ritardi di pagamento (da parte dell’amministrazione centrale) che potrebbero comunque verificarsi anche in futuro.