Gite scolastiche: l’Italia resta la meta preferita, quasi la metà degli studenti parte in pullman

da Tuttoscuola

Gite scolastiche: l’Italia resta la meta preferita, quasi la metà degli studenti parte in pullman

Si avvicina la primavera e, per gli studenti, inizia il conto alla rovescia per la gita di classe. Oggi è stata rinnovata la collaborazione Miur-Polizia Stradale sulle visite d’istruzione, già avviata l’anno scorso, per assicurare alle istituzioni scolastiche che ne faranno richiesta un servizio di controllo sui mezzi di trasporto dedicati alle gite di prossima programmazione: per l’occasione, Skuola.net ha voluto fare il punto su come si sposteranno e dove si recheranno gli studenti per la gita scolastica, intervistando online circa 3mila ragazzi di medie e superiori.

Per molti ragazzi, quello della gita rimarrà solo un sogno. Tra ostruzionismi, paure e motivi economici quasi 2 studenti su 5 non riusciranno a partire per la sospirata vacanza. Ma qualcuno non vuole proprio rinunciarci, così ha deciso di organizzarla lo stesso per conto proprio; lo farà (o l’ha già fatto) poco meno della metà dei delusi. Il 58% di loro, al contrario, si è già rassegnato all’idea di rimanere a casa. A pesare sul destino degli altri ragazzi solo nel 16% dei casi ci sono motivi economici strutturali.

Il problema coinvolge i professori. Il 39% degli studenti che non partiranno, infatti, ha detto che la gita è saltata perché i docenti si sono rifiutati di accompagnarli. Le ragioni possono essere diverse. Qualcuno, magari, non se la sente di avere la responsabilità di una classe intera fuori dalle mura scolastiche, oppure sa già che qualche elemento creerà problemi. Tuttavia, secondo il portale per studenti, anche la mancanza di incentivi (soprattutto monetari) riconosciuti ai prof accompagnatori potrebbe aver giocato un ruolo decisivo.  

In ogni caso, la maggior parte degli studenti in gita ci andrà (o ci è già andata). La metà di loro ha scelto l’Italia, gli altri si sono divisi abbastanza equamente tra i restanti Paesi europei, solo il 2% ha potuto permettersi vacanze fuori dal Vecchio Continente. Le mete più gettonate tra quelle non italiane? Berlino, Praga, Londra, Atene: sono loro le regine d’Europa con uno share compreso tra il 5 e il 10% dei partenti per mete fuori dal confine.

In 1 caso su 4 si è optato per mete che facessero risparmiare. Non stupisce, quindi, che il mezzo di trasporto più usato sia il pullman (47%), relegando al 10% l’uso del treno. Bene anche le compagnie aeree low-cost (20%) e i voli di linea (18%), probabilmente scelti soprattutto per i viaggi fuori dai confini italiani.