A Firenze il processo contro l’aggressione fascista agli Studenti

Rete Studenti e Udu: oggi finalmente a Firenze il processo contro l’aggressione fascista agli Studenti

Si è finalmente aperto oggi a Firenze il processo, in seduta preliminare, contro l’aggressione fascista che due anni fa, durante le giornate del Lavoro della CGIL, ha visto vittime una trentina di ragazze e ragazzi della Rete degli Studenti Medi.

Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi, dichiara:” Oggi è un momento importante. Finalmente le ragazze e i ragazzi che due anni fa hanno vissuto un momento di estremo terrore a causa degli aggressori fascisti potranno vedere iniziare un percorso che ci porterà ad avere giustizia. Quella sera siamo stati vittima di un atto di violenza vile ed inaspettato. Vile perché individui tra i trenta e i quarant’anni con tanto di svastiche tatuate sul petto si sono scagliati contro un gruppo di ragazzi tra i quindici e i vent’anni nel nome di un’ideologia razzista e discriminatoria, che trova la sua unica espressione nella violenza fisica e verbale, inaspettata perché non credevamo fosse possibile essere presi di mira così duramente solo a causa delle bandiere che portavamo sulle spalle, era impensabile prevedere che quei giorni di confronto e discussione con il Sindacato dei Lavoratori si trasformassero in tragedia.”

Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari aggiunge: “Oltre a esprimere la nostra piena solidarietà ai compagni della Rete degli Studenti Medi che hanno subito questo vile atto di violenza, ci dispiace constatare che non solo per le vie delle nostre città, ma anche nelle scuole, nelle università e, spesso, anche nelle istituzioni democratiche, i fascisti hanno piena cittadinanza. Siamo convinti che episodi di questo tipo, che purtroppo sono sempre più frequenti nel nostro paese, vadano combattuti e condannati fermamente. Bisogna partire dal ricostruire una vera memoria storica e una diffusa cultura della antifascismo.”

Concludono Marchetti e Manfreda: “Per questo come Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari ci impegniamo da sempre nel rendere attuali i valori della Resistenza e dell’Antifascismo, che stanno alla base della Costituzione Repubblicana e della ricostruzione democratica del nostro Paese. Lo facciamo all’interno delle nostre scuole, delle nostre università e dei nostri luoghi di discussione, partendo dal presupposto fondamentale che il Fascismo si combatte con la cultura, con la conoscenza e con l’istruzione aperta a tutte e a tutti, non con le armi ma con la forza di argomentazioni quali il rispetto degli altri, la tolleranza e l’uguaglianza sostanziale.”

La Rete degli Studenti Medi si è costituita parte civile nel processo e oggi i ragazzi sono chiamati a testimoniare quei fatti tremendi. Siamo certi che la magistratura adempierà al meglio al proprio dovere e condannerà duramente chi si è macchiato di un gesto simile a discapito di ragazze e ragazzi che tutti i giorni scelgono di prendere parte al processo di cambiamento radicale di questo paese, nel nome dei valori fondamentali della nostra democrazia: l’istruzione e il lavoro.