Le leggi sulla scuola? Come le grida manzoniane!

Le leggi sulla scuola? Come le grida manzoniane!

di Maurizio Tiriticco

 

Quando leggo le “cose” di cui sopra sulla scuola (“Maturità: non basta la media del 6, deciderà il consiglio di classe”, dal “Corsera” di oggi 10 marzo) mi sale su tanta rabbia! LASCIATECI IN PACE! Questo dicono, anzi urlano, studenti, insegnanti, dirigenti! La scuola – o meglio, l’apprendimento da parte di soggetti in età evolutiva – è una cosa SERIA! Richiede attenzione, sensibilità, intelligenza, soprattutto oggi, in cui si vive in una società che chiamare “effervescente” non rende, e che anzi penalizza giorno dopo giorno le nuove generazioni, almeno qui nel nostro Paese! In cui la cultura è un optional, il lavoro una fenice sempre più araba!

Chi ci governa ha smantellato l’industria, ha sollecitato la cosiddetta delocalizzazione, ha umiliato la cultura e la ricerca… però siamo tanto buoni! Migliaia di disperati – che aumentano giorno dopo giorno – affollano le nostre città, alimentano disoccupazione, povertà e delinquenza, anche, purtroppo! Comunque, i soloni che ci governano giorno dopo giorno rovesciano sulla scuola le loro strampalate invenzioni! Ci avete afflitto con leggi a ripetizione ed infine con una 107… un unico articolo con 212 commi… capolavoro di furbizia… e con i successivi nove decreti delegati! Ci avete imposto “certificazioni di competenze” che sono soltanto adempimenti risibili! Chissà se un Carducci o un Marconi hanno lasciato la scuola con tanto di competenze certificate!? E Leonardo e Galilei saranno stati veramente “competenti”? Poveri insegnanti, oggi! Costretti a dimenarsi con documenti certificativi inutili e assurdi! Bambini “competenti”? Adolescenti “competenti”? Nooo!!! Una competenza è una cosa seria! E non la si può ammorbidire adottando l’espressione “profili di competenze” od altre amenità! Eppure si persiste nel sollecitare i nostri insegnanti a scrivere giorno dopo giorno… oceani di sciocchezze! Mentre un Morin ci sollecita ad “imparare a navigare in un oceano di incertezze fra alcuni arcipelaghi di certezze”!

Ora BASTA!!! Sono anni, ormai 17, che un ministro o una ministra, sempre nuovo/a e incompetente, mette mano, anzi le due mani, sulla scuola! Per lasciare un segno! Passare poi a un dicastero più “importante”, gli Interni, gli Esteri, la Difesa! L’Istruzione è una sorta di asilo per chi vuole intraprendere il cursus honorum che conduce, di dicastero in dicastero, fino alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con tanto di maiuscole! Diventare ministro PI vuol dire uscire dall’ombra e muoversi verso spiagge assolate! Dobbiamo dire BASTA!!! Educare, Formare, Istruire sono operazioni difficili, estremamente delicate – un impegno che abbiamo assunto con il lancio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche (dpr 275/99) – soprattutto in una società così precaria come quella in cui stiamo vivendo! Frequentare “veramente” la scuola potrebbe essere un’occasione, un momento, un’opportunità per pensare, riflettere, insegnare e apprendere i fondamenti del leggere, scrivere, far di conto, comprendere le difficoltà di una società sempre più complessa e difficile, soprattutto per le nuove generazioni!

Anche una piccolissima riforma introdotta nel “sistema scuola” richiede tempi lunghi per essere compresa, assimilata e attuata! Invece, chi ci governa rovescia sulla scuola norme pressoché quotidiane! Basta! Immaginate un povero malato su un letto di ospedale, su cui sui accaniscono giorno dopo giorno, ora dopo ora, infermieri, medici e chirurghi, perché ciascuno deve dire la sua e… farla, purtroppo! Il povero malato non solo non guarisce, ma è condannato a una morte lenta!

Governanti! Ministri! Sottosegretari! Parlamentari! Lasciateci stare! Questo è il grido accorato, anche se inespresso, di chi a scuola ci va tutti i giorni, e ci lavora, dalle 8,30 alle 13,30 ed oltre! Insegnare e apprendere oggi sono imprese molto più difficili rispetto ai tempi di Checco e Nina! Quando leggere scrivere, far di conto, amare il Re e la Regina significava essere buoni sudditi, anzi buoni “regnicoli”! E, se si vuole che i nostri bambini diventino CITTADINI e non FURBETTI, lasciate che gli alunni apprendano e che i docenti insegnino, in serenità, senza l’assillo di leggere e attuare una norma sempre nuova che cancella la precedente! No al gioco delle tre carte!