da Corriere della sera
Valutazione, i presidi inglesi truccano i test e cacciano gli studenti scarsi
I risultati dei test vengono pubblicati a fine anno, Si aprirà un’inchiesta sullo scandalo dei dirigenti che spingono gli studenti meno bravi a non presentarsi agli esami finali per non far perdere punti alla scuola
«Non far perdere un’opportunità ai ragazzi»
L’ispettrice capo di Ofsted ha parlato di «scandalo» e ha annunciato un’ampia inchiesta su queste pratiche. Ma soprattutto ha ricordato che «una buona educazione non è fatta solo di classifiche». Perché «i giovani hanno soltanto una opportunità di apprendere a scuola e dobbiamo fare in modo che tutti ricevano un’educazione ampia, ricca e profonda». E’ evidente che pubblicare, come in Inghilterra, i risultati scolastici ogni anno e metterli a confronto è un esercizio di trasparenza. Consente ai genitori di conoscere il livello della scuola cui hanno affidato i propri figli e ai dirigenti scolastici di compiere un’autovalutazione in modo da sforzarsi di migliorare il servizio offerto. Ma è altrettanto evidente che l’istruzione non può essere una specie di medagliere olimpico e la formazione delle persone è qualcosa di più ampio dei buoni voti. Per l’Italia può essere utile dare un’occhiata a cosa succede in Paesi che sono già andati molto avanti in questo percorso. E che cominciano a guardarsi attorno con preoccupazione.