Alternanza scuola lavoro, docenti in classe anche d’estate

da Il Sole 24 Ore

Alternanza scuola lavoro, docenti in classe anche d’estate

di Alessia Tripodi

Se gli studenti sono impegnati in attività di formazione in azienda durante le vacanze estive, la scuola dovrà comunque garantire la presenza di un tutor scolastico anche se le lezioni sono sospese. Lo precisa il Miur in una circolare, in cui risponde alle domande più frequenti sul programma di alternanza scuola lavoro reso obbligatorio dalla legge sulla Buona Scuola. Un elenco di 18 “Faq” che fornisce chiarimenti anche su buoni pasto e coperture assicurative per gli studenti e sul divieto di impiegare i ragazzi nelle ore notturne.

Prof in servizio anche d’estate
Il Miur precisa che non esistono vincoli allo svolgimento dei programmi di alternanza durante le vacanze estive e che le lezioni “on the job” si possono realizzare anche all’estero. Sarà compito della scuola, spiega la circolare, programmare le attività in azienda anche «tenuto conto delle esigenze degli studenti e delle loro famiglie» e, nel caso di stage durante la vacanze, assicurare comunque la disponibilità di un docente tutor «nelle giornate e negli orari programmati».

Niente attività notturne
Gli studenti coinvolti nei programmi di alternanza sono in gran parte minorenni ma il loro ingresso in azienda per attività di apprendimento, precisa il ministero, non fa acquisire loro la qualifica di “lavoratore minore”. In ogni caso i ragazzi in alternanza, sottolinea la nota, non possono essere impegnati nelle ore notturne.

I “ripetenti” ripetono anche l’alternanza
Uno studente che ripete l’anno è tenuto ad assolvere nuovamente all’obbligo delle ore di alternanza previste dalla legge nel triennio (200/400 ore). Questo perchè, spiega il Miur, l’alternanza è «un’attività ordinamentale che coinvolge l’intero curricolo e che, dunque, segue la programmazione annuale delle attività stabilite dal Consiglio di classe». In alcuni casi, però, se lo studente ha già conseguito certificazioni con «validità permanente» – per esempio, spiega il Miur, la formazione di base sulla sicurezza in ambienti di lavoro – può ottenere l’esenzione per una parte del monte ore obbligatorio.

Assicurazione a carico della scuola
La copertura assicurativa dei ragazzi in alternanza prevede una copertura antinfortunistica e una per la responsabilità civile. Per quanto riguarda la prima, spiega il Miur, il meccanismo è quello chiarito dalla circolare dell’Inail n. 44/2016 , mentre per la responsabilità civile la polizza deve essere stipulata dalla scuola. In tutti i casi, fa notare il ministero, i costi di assicurazione ricadono sugli istituti scolastici e non sulle imprese ospitanti.

Buoni pasto facoltativi
Le aziende possono prevedere buoni pasto gratuiti per gli studenti in alternanza, ma non esiste alcun obbligo in tal senso, spiega il ministero. La legge sulla Buona Scuola, però, prevede anche la possibilità che siano le scuole a rimborsare il costo dei ticket alle imprese, attingendo ai fondi stanziati dal ministero per la gestione dei percorsi di alternanza e nei limiti delle risorse a disposizione, rispetto alle quali ogni scuola stabilisce le proprie priorità.