#RemakeSchool, la ‘Nuova Scuola’ degli studenti: in rete la consultazione sull’istruzione rivolta ai giovani

da Tuttoscuola

#RemakeSchool, la ‘Nuova Scuola’ degli studenti: in rete la consultazione sull’istruzione rivolta ai giovani

#RemakeSchool è pronta a invadere la Rete. Parte infatti con l’obiettivo di essere la più grande consultazione online di sempre rivolta ai giovani sull’istruzione. Un brainstorming collettivo che parla il linguaggio delle nuove generazioni, per capire cosa vorrebbero dalla scuola di oggi e per immaginare come la vorrebbero innovare. Una consultazione che coinvolga un numero di studenti superiore all’autorevole precedente realizzato dal governo Renzi per mettere a punto “La Buona Scuola”. A guidarla Skuola.net che aiuta gli studenti a scrivere il Manifesto per la scuola di domani.

Come partecipare

Dal 31 marzo al 21 aprile,  sulle pagine del portale per studenti e su http://www.skuola.net/promo/remake-school/, i ragazzi sono chiamati a partecipare attivamente, rispondendo a una web survey che sottopone al loro giudizio alcune proposte sul mondo scuola, redatte grazie al contributo degli stessi studenti, professori ed esperti. Ma ci sarà anche spazio per le idee personali di ciascuno dei partecipanti. L’obiettivo è quello di costruire una piattaforma programmatica da sottoporre al mondo dell’istruzione e alle istituzioni. Delle linee guida attraverso cui muoversi negli anni a venire per realizzare un sistema scolastico finalmente a misura di ragazzo. Il sogno è quello di trasformare questo movimento dal basso in una vera e propria legge di riforma. In linea con i tempi di oggi, dove il crowdsourcing spesso risolve problemi o crea opportunità fino a quel momento impensabili.

Una scuola in ‘crowdsourcing’

“La Nuova Scuola ce la immaginiamo in crowdsourcing – dichiara Daniele Grassucci, co-founder e Head of Content & Communication di Skuola.net – perciò abbiamo deciso di coinvolgere le centinaia di migliaia di studenti che ogni giorno visitano il nostro portale in progetto che mira ad essere la più grande consultazione online mai realizzata sulla scuola in termini di partecipanti nel target studenti. Da loro capiremo cosa dovrebbe cambiare davvero nella scuola del futuro e integrare quanto di positivo già fatto con la Buona Scuola. Questa iniziativa non nasce in contrapposizione alla legge 107, ci mancherebbe altro. Al contrario vuole essere uno stimolo per continuare a dibattere sulla scuola proponendo un punto di vista diverso.”  

Orientamento, innovazione e attualità

L’operazione #RemakeSchool parte da lontano, più precisamente dalla Maker Faire Rome 2016. Durante l’ultima edizione della grande fiera tecnologica, infatti, Skuola.net ha sottoposto ai ragazzi una serie di spunti. Macro-argomenti che sono serviti per focalizzare meglio l’attenzione sulle cose che per loro contano veramente. Le parole chiave: orientamento, innovazione, attualità. #RemakeSchool è un manifesto di 20 idee su ciascuna delle quali gli studenti sono chiamati ad esprimere un giudizio. Le più interessanti costituiranno un nucleo di proposte a cui andranno aggiunte le idee più brillanti proposte dai singoli partecipanti.

Le proposte per la scuola di domani

Quali sono le proposte? Classi connesse a Internet, con il wi-fi e la banda larga che non devono essere più un miraggio, con una didattica sempre più digital e multimediale. Una scuola sempre aperta, con spazi non solo didattici ma anche di socialità. Il sogno, poi, è azzerare il gap generazionale con i docenti, incentivando inoltre un metodo di insegnamento che valorizzi il rapporto umano allievo-insegnante.  A completare il quadro, il confronto in classe con le grandi questioni – sessualità, bullismo, criminalità, eco-sostenibilità – per avere in mano le chiavi d’interpretazione della realtà in cui i giovani si trovano a vivere.

Lavoro? Presente

Non poteva poi mancare un riferimento al mondo del lavoro: l’obiettivo è far sì che la scuola prepari in maniera reale a scegliere in maniera consapevole il proprio futuro professionale, puntando inoltre a rendere i titoli di studio efficaci sul mercato del lavoro. Un traguardo possibile anche grazie a strumenti come l’alternanza scuola lavoro, purché sia di qualità e realmente coerente con propensioni e interessi. Ma anche diritto allo studio: più fondi e un attento controllo per evitare che i furbetti rubino le risorse disponibili a chi invece ne ha davvero bisogno.