VIRTUALE SARAI TU

VIRTUALE SARAI TU NON CERTAMENTE IO di Umberto Tenuta

CANTO 806 VIRTUALE È BELLO

MA REALE È UN’ALTRA COSA.

 

Tutto virtuale!

Didattica virtuale.

Strumenti didattici virtuali.

Insegnante virtuale.

Amore virtuale.

Prendilo tu!

Io lo voglio reale!

Concreto, reale, manuale, sensuale io lo voglio il materiale didattico!

Sono froebeliano, agazziano, montessoriano.

Prima che virtuale.

Non mettete il bimbo in un utero virtuale.

Non date al bimbo una madre virtuale.

Non fate vivere il bimbo in un mondo virtuale.

Prima degli occhi, il bimbo utilizza le mani ed i piedi nel grembo materno.

Scalcia e gratta.

Appena nato, il suo nasino sente odore di latte.

Fa la pipì umida.

Fa la cacca odorosa.

Le manine, che tenere manine!

Il ditino, che dolce ditino tra le sue labbrucce!

E finitela!

Finitela cu stu vurtuale!

C’è tempo.

Aspettate.

Temporeggiate.

Lasciate tempo al reale.

A Sua Maestà REALE.

Mammina, dagli il tuo lattuccio saporito.

Papà carino, dagli il sonaglino.

E tu commaretta, compragli una bomboletta.

Mettete una coperta per terra e fatelo ruzzolare, arrotolarsi, alzarsi, cadere, rompersi la testa.

Sì, le pietre, la sabbia, l’argilla, i gessetti colorati, la lavagna di ardesia, il quaderno di carta Fabriano, i barattoli di latta, le palle di gomma, le foglie di fico, i fili di lino, il girino, la capretta, l’agnellino…

Questo è il suo mondo.

Lasciate che tocchi, che assapori, che odori, che guardi incantato il volto divino del mondo reale.

Poi, solo poi, dategli il mondo virtuale!

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