Concorso docenti: via alle prove suppletive

da Tuttoscuola

Concorso docenti: via alle prove suppletive

Mentre più del 90% delle procedure del concorso 2016, se pur con incredibile ritardo, sta concludendo la selezione per l’assegnazione di 63.712 posti, tutto riparte da zero per alcune migliaia di docenti, esclusi per ragioni diverse dai nastri di partenza un anno fa.

Prove suppletive: per le prove stesse modalità del concorso di un anno fa

Sono stati ammessi con riserva tardivamente al concorso, a seguito di pronunce di Tar e del Consiglio di Stato, insegnanti tecnico pratici, personale già di ruolo, diplomati magistrali ad indirizzo linguistico, docenti con l’abilitazione o la specializzazione su sostegno conseguita dopo i termini di presentazione della domanda, docenti con riconoscimento dell’abilitazione conseguita all’estero dopo la scadenza per la presentazione della domanda e altre categorie minori. Le modalità delle prove saranno le stesse del concorso regolare di un anno fa.

Prove suppletive: per il primo blocco recuperati circa 3mila candidati

Il Miur ha fissato un primo calendario di prove scritte tra il 3 e il 20 aprile per 45 classi di concorso; successivamente verranno calendarizzate le prove per altre 96 classi di concorso. Per il primo blocco di prove sono circa 3mila i candidati recuperati; altrettanti e più quelli che affronteranno la prova scritta nella seconda fase entro giugno. Visto l’elevato numero di posti che già risultano vacanti al termine delle procedure concorsuali normali, una quota ridotta di questi candidati recuperati, se verranno superate tutte le prove, potrebbe trovare posto tra i vincitori, a condizione che i posti vacanti siano nella sede regionale dei nuovi vincitori.

L’interrogativo

Ma potrà verificarsi che una quota di candidati, superate positivamente tutte le prove, trovi la graduatoria di merito già definita e occupata da ‘vecchi’ candidati. A quel punto dovrà risolversi un dilemma non da poco: i nuovi potranno inserirsi ‘a pettine’ nelle graduatorie già concluse con il nuovo punteggio acquisito? È un interrogativo che vale anche per le graduatorie che oggi hanno già posti vacanti. Il contenzioso è assicurato e la storia infinita del concorso continuerà.