Ma all’esame di terza media ammessi anche senza tutti sei

da Il Sole 24 Ore

Ma all’esame di terza media ammessi anche senza tutti sei

di Alessandra Silvestri

Lo schema di Decreto ex lege 107 che, salvo soprese dell’ultima ora, arriverà venerdì mattina in Consiglio dei ministri per l’approvazione definitiva, contiene novità per l’esame di terza media che riguardano i requisiti di accesso e il numero delle prove.

Requisiti di accesso all’esame conclusivo del I ciclo
Cade il requisito della sufficienza in tutte le materie. Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di I grado, infatti, sono ammessi all’esame conclusivo del I ciclo anche in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento. Guai, però, a saltare le prove Invalsi che dovranno essere svolte entro il mese di aprile, o nella sessione suppletiva, in caso di assenza giustificata, pena la non ammissione all’esame di Stato.

Aprile: tempo di Invalsi. Rilevazioni standardizzate anche per l’inglese
Attraverso prove standardizzate, computer based, l’Invalsi effettua rilevazioni nazionali per accertare i livelli di apprendimento, generali e specifici conseguiti dagli studenti in italiano, matematica e finalmente anche in Inglese. In quest’ultimo caso, le prove sono finalizzate ad accertare le abilità di comprensione e l’uso della lingua coerentemente con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue, eventualmente in convenzione con gli enti certificatori. Le prove, finalizzate a sostenere il processo di autovalutazione delle scuole e a fornire strumenti utili al miglioramento della scuola, si svolgeranno entro il mese di aprile o in una sessione successiva, in caso di assenze per gravi e documentati motivi , valutati dal Consiglio di classe. La partecipazione costituisce requisito imprescindibile per l’ammissione all’Esame.

Le prove d’esame
L’esame di Stato del I ciclo prende la scorciatoia, le quattro prove scritte previste (italiano, matematica, inglese e seconda lingua straniera ) si riducono a tre: prova scritta di Italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento, prova scritta relativa alle competenze logico- matematiche, prova scritta relativa alle competenze acquisite, articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate. Rimane confermato il colloquio per valutare le conoscenze descritte nelle Indicazioni nazionali per quanto riguarda il profilo finale dello studente, ma anche l’acquisizione delle competenze di cittadinanza, di argomentazione, di risoluzione di problemi e di pensiero critico e riflessivo. La valutazione finale scaturirà dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove e del colloquio. L’Esame si intende superato con una votazione complessiva di almeno sei decimi.

Le prove Invalsi sono attività ordinaria per la scuola
Stop alle polemiche sulla non obbligatorietà da parte dei docenti di partecipare all’organizzazione, svolgimento e correzione delle prove: lo schema di decreto, infatti, sentenzia che «le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinaria d’istituto».