Nuova Maturità rinviata al 2019 L’anno prossimo resta il quizzone

da Corriere della sera

Nuova Maturità rinviata al 2019 L’anno prossimo resta il quizzone

Valentina Santarpia
Servirà il sei in tutte le materie per essere ammessi all’esame di Maturità ma, in via eccezionale, potrà essere contemplata anche un’insufficienza, motivata dal consiglio di classe, e di cui si terrà conto nella tabella dei crediti. È con questo compromesso che arriva domani in Consiglio dei ministri il decreto sulla valutazione, con alcuni cambiamenti significativi rispetto alla versione iniziale.

Le novità

Le novità per i cicli inferiori entreranno in vigore già nel 2018, mentre per la nuova maturità bisognerà aspettare il 2019: c’è bisogno di più tempo perché vada a regime l’alternanza scuola lavoro, che contribuirà ai crediti formativi, e perché vengano ri-formulate le nuove prove, dopo la scomparsa del«quizzone».

Invalsi e voti

Se il governo darà il via libera al testo esaminato ieri sera, le prove Invalsi, che testeranno anche la conoscenza delle lingue straniere (le due delle medie e l’inglese alle superiori), non saranno incluse né nell’esame di terza media né in quello di diploma, ma saranno obbligatorie per gli studenti. Si svolgeranno ad aprile o maggio, e i risultati, che entreranno a far parte del curriculum dello studente, dovrebbero essere resi noti, almeno alle famiglie. Ma non potranno essere usati come strumento per la selezione all’università, come si era ipotizzato. Passo indietro anche sui voti alla primaria, che resteranno numerici, anche se accompagnati da una maggiore descrizione delle competenze acquisite dagli alunni