Innovare la scuola con la metodologia CLIL

da Tuttoscuola

Innovare la scuola con la metodologia CLIL

Quali sono le ultime tendenze in Italia in ambito CLIL, alla luce degli sviluppi della Legge 107/2015 e del Piano Nazionale per la Formazione docenti Una panoramica di cosa si sta muovendo nello sviluppo di questa innovativa metodologia didattica è emersa nel seminario “Leading innovation through CLIL”, promosso dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione del MIUR, che si è tenuto il 23 marzo 2017 presso la Sala della Comunicazione del MIUR. Destinatari del Seminario: docenti disciplinaristi e docenti di lingua straniera di ogni ordine e grado, dirigenti scolastici, direttori dei corsi metodologici CLIL tenuti dalle università, referenti CLIL degli USR. Data l’alta richiesta di partecipazione, il Seminario è stato trasmesso in videostreaming.

Le iniziative di accompagnamento

I lavori sono stati introdotti dal Direttore Generale Carmela Palumbo, che ha illustrato in modo molto chiaro e efficace le principali iniziative “di accompagnamento” promosse dalla sua Direzione Generale in questi ultimi anni per lo sviluppo del CLIL, ribadendo l’importanza cruciale di questa metodologia per la scuola del ventunesimo secolo.

L’implementazione CLIL in Italia

Sulla stessa scia, l’ispettrice Gisella Langé ha illustrato lo stato dell’arte dell’implementazione del CLIL in Italia, che si sta dimostrando un vero “agente di cambiamento” della didattica e un volano per  l’innovazione delle scuole. Grazie alle varie “azioni a supporto” della metodologia CLIL promosse dal MIUR/DG Ordinamenti, in questi ultimi anni sono stati prodotti due rapporti di monitoraggio (Monitoraggio nei Licei Linguistici 2014, Monitoraggio Esperienze CLIL 2016) e sono stati attivati numerosi progetti (Read on! for eCLIL, Certilingua, Progetti CLIL di cui ai DM 435/2015 e DM 663/2016) grazie ai quali reti di scuole di ogni ordine e grado hanno dato vita a varie iniziative e a prodotti di alta qualità, dimostrando l’entusiasmo e la passione di docenti e studenti per questa metodologia innovativa.

CLIL e learning technologies, quale correlazione?

All’interno di questa cornice, Letizia Cinganotto, ricercatrice INDIRE, ha illustrato i primi risultati raccolti attraverso il questionario di monitoraggio somministrato da INDIRE – Nucleo Territoriale di Roma su affidamento della DG Ordinamenti del MIUR, alle scuole capofila delle reti assegnatarie dei fondi CLIL, di cui al DM 435/2015 per l’anno scolastico 2015-16. Il focus principale delle iniziative progettuali era la correlazione tra CLIL e learning technologies, come peraltro raccomandato dalla Commissione Europea e dal Consiglio d’Europa. I primi risultati della survey hanno permesso di valorizzare l’ottimo lavoro svolto dalle scuole nell’ambito dell’iniziativa ministeriale: questi prodotti saranno successivamente resi disponibili nella Biblioteca delle buone pratiche della scuola italiana che rappresenta una delle mission di INDIRE nell’ambito del PNF.

Il seminario

Ospite d’onore della giornata: David Marsh, esperto di fama mondiale, cui si deve l’acronimo CLIL. La sua interessantissima presentazione ha inteso portare all’attenzione dei partecipanti l’importanza dei processi di innovazione correlati alla metodologia CLIL, ripercorrendo una serie di parole-chiave che si riferiscono a concetti strettamente connaturati con questa metodologia. E’ stata dunque la volta di Carmel Mary Coonan, professore ordinario dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha presentato un’interessante ipotesi di framework per le competenze del docente e del formatore CLIL, alla luce della letteratura scientifica internazionale e dei vari framework prodotti in passato in ambito europeo, nonché in considerazione delle istanze della Legge 107/2015, in particolare del PNF. Del Piano Nazionale per la Formazione docenti ha parlato il dottor Davide D’Amico, dirigente della Direzione per il personale scolastico del MIUR, mentre i rappresentanti di varie università italiane hanno illustrato lo stato dell’arte dei percorsi formativi CLIL attivati presso i vari atenei e fornito esempi di best practice, oltre che consigli su come strutturare i futuri percorsi metodologici per l’insegnamento di discipline in lingua straniera. La referente del British Council, Maria Norton e referenti degli Enti certificatori (Sarah Ellis, Cambridge English Assessment, Alessandra Varriale, Cambrige International English, Manuela Kelly Calzini, Trinity College London) hanno illustrato le offerte formative in ambito CLIL proposte dai rispettivi enti, inquadrandole all’interno della cornice delle varie iniziative promosse in questi anni.

I progetti

La giornata si è conclusa con la presentazione di due progetti organizzati dall’UST di Varese, con SEA Malpensa e dalla provincia autonoma di Trento: Alessandra Antonini ha illustrato il progetto CLIL “English takes off from MXP-2” per le scuole del primo ciclo e Ludowica Dal Lago le attività CLIL previste dal “Piano Trentino Trilingue 2015-20”. Infine due studenti di una classe seconda del Liceo Scientifico Avogadro di Roma hanno testimoniato in prima persona la loro esperienza in un percorso CLIL, dimostrando come questa metodologia riesca a coinvolgerli e renderli veramente protagonisti del loro processo di apprendimento.

Sul sito del MIUR è possibile prendere visione del programma e della videoregistrazione di tutto l’evento al seguente link: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dettaglio-news/-/dettaglioNews/viewDettaglio/42727/11210