25 aprile!

25 aprile!
Conversando con Norberto Bottani

di Maurizio Tiriticco

Oggi è il 25 aprile! Per molti – ed ovviamente anche per me – è un giorno di vacanza e di festa, come una bella domenica di primavera! Il sole è splendido e… via… fuori città, al mare o in campagna! Si mangia fuori casa, si è allegri! I vecchi come me, però, hanno vivo il ricordo di quei giorni… stupendi… anche… per altre ragioni! Vivevo a Roma, e Roma era stata liberata un anno prima, esattamente nella notte tra il 4 e il 5 giugno del 1944. Le forze alleate marciavano verso nord, i tedeschi resistevano, avevano costruito una linea difensiva sugli Appennini settentrionali, la Linea Gotica. E noi eravamo tutti impazienti! Eravamo ormai certi della sconfitta dei tedeschi. Ma questi, per ordine di Hitler, erano tenuti a vendere cara la pelle. per cui…. la guerra… continuava… inutilmente, perché ormai la vittoria alleata era certa!

Gli angloamericani stavano liberando la Francia e le truppe sovietiche marciavano verso ovest. Il famoso incontro sull’Elba tra le forze americane della 1° armata e le forze sovietiche della 5° avvenne lo stesso 25 aprile 1945. Ormai la vittoria alleata, la nostra vittoria, era certa! Ancora qualche settimana e… infatti il 7 maggio 1945 i sovietici entrano nel bunker di Hitler, morto suicida… Solo allora il generale Alfred Jodl firmò la resa incondizionata delle forze armate tedesche a Reims, di fronte ai rappresentanti militari degli Alleati occidentali. L’8 maggio 1945 Wilhelm Keitel firmò la resa definitiva della Wehrmacht a Berlino di fronte ai capi militari dell’Armata Rossa. La guerra in Europa era finalmente finita! Restava la guerra con il Giappone! Ma questa è un’altra storia! Ci vollero due bombe atomiche lanciate sul territorio giapponese e… solo allora fu la resa! E fu anche la pace… che ancora dura da 72 anni… un periodo lunghissimo! La prima volta, da quando ha avuto inizio la storia dell’uomo!

 

Grazie, Maurizio, per questo riassunto storico. La nostra generazione ha avuto la fortuna di evitare la guerra. Almeno qui in Europa. Ma tanti la sognano purtroppo e non si rendono conto delle sofferenze e dei sacrifici che la guerra, o le guerre, che la violenza bestiale arrecano. La pace di cui abbiamo fruito in Europa ( tranne che nei Balcani o in Irlanda del Nord) è dovuta anche all’UE che molti vorrebbero liquidare . E no, anche se l’opera è incompiuta e zeppa di difetti ! La guerra in Italia, anche tra italiani, fu quel che fu. Non proprio idilliaca come ha raccontato Fenoglio . La si vuole proprio riprodurre? Come si risolvono i problemi sociali? Con il ricorso alla violenza bellica e alla manifestazione di prove di forza più o meno virili? Norberto

 

Caro Norberto! Grazie per l’apprezzamento. Quel 25 aprile 1945 fu veramente di grande festa! Avevamo liquidato la dittatura, ci eravamo liberati dall’occupazione tedesca, che era stata più violenta che mai! Erano state numerose le stragi che i nazifascisti si lasciarono dietro con la ritirata! Avevano dato corpo alla follia nazista della razza superiore, che aveva in sommo disprezzo la razza inferiore quali noi italiani eravamo! Non “puramente ariani”!!! Noi eravamo tutti fortemente uniti nei Comitati di Liberazione Nazionale, composti da cattolici, comunisti, socialisti, repubblicani, liberali, azionisti, i militanti di quei partiti che dal 1922 (marcia su Roma) e/o dal 1925 (leggi speciali) si battevano contro la dittaura che, ineluttabilmente – in quanto dittatura – ci avrebbe portato alla rovina! Basta rileggere i discorsi del Duce! Un florilegio di farneticazioni! E il popolo, purtroppo, applaudiva!

Questo 25 aprile… ti confesso… mi preoccupa! Il nulla di nulla! Solo litigi a non finire tra gruppi dalle più strane estrazioni e nulla che sottolinei quanto avvenne in quel 25 aprile di 72 anni fa! Mi sembra che tutti stiano perdendo la memoria e, quando non c’è più memoria, non si è più padroni dell’avvenire!

Mi chiedo, ti chiedo e chiedo: come i nostri insegnanti fanno comprendere (non dico “insegnano”, perché non si insegna nulla, ma si motiva ad apprendere) il 25 aprile ai nostri studenti? E solo la triste fine di un “ponte primaverile”? In attesa del prossimo? Perché il 30 è domenica e poi viene il Primo maggio!!! Vorrei veramente sperare di no! Qualche insegnante me lo dica!