Chiamata diretta: i collegi non potranno deliberare in modo corretto

da La Tecnica della Scuola

Chiamata diretta: i collegi non potranno deliberare in modo corretto

Su organici e chiamata diretta i nodi stanno venendo al pettine.
Nel pomeriggio del 4 maggio il Ministero ha fornito una informativa sugli organici dei docenti e i problemi emersi non sono pochi.

La ricostruzione proposta dalla Flc-Cgil è particolarmente interessante.

Intanto il sindacato di Francesco Sinopoli segnala che nel corso dell’incontro il Miur non è ancora stato in grado di precisare il numero di posti: “Siamo lontani dai 25mila annunciati dalla stessa Ministra Fedeli – scrive la Flc – I numeri forniti (da 8mila a 13 mila) sono del tutto insufficienti per rispondere alle reali esigenze delle scuole, anche in conseguenza della variazione in aumento del numero degli alunni, e alle aspettative dei precari”.

Ma il dato più interessante e un altro e riguarda una questione che la nostra testata ha segnalato più volte nel corso delle ultime settimane: la Flc ammette che gli organici verranno definiti con ritardo mettendo in seria difficoltà le istituzioni scolastiche.
“C’è un ritardo intollerabile – si legge nel comunicato – specie se si tiene conto che a breve i collegi dei docenti saranno chiamati a individuare i requisiti per l’assegnazione dei docenti da ambito a scuola. Operazione che dovranno fare al buio, visto che le scuole non sono state messe neanche nelle condizioni di conoscere i posti di organico assegnati”.

In altre parole: molto difficilmente le scadenze previste dal contratto sulla mobiltià sottoscritto da Ministero e sindacati potranno essere rispettate.
Per la verità non ci voleva molto a capirlo, ma adesso il dato è sotto gli occhi di tutti e persino la Flc è costretta ad ammettere che i collegi dei docenti avranno più di un problema a definire i criteri della chiamata dagli albi.