RACCHETTE DI CLASSE AL 3° ANNO

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RACCHETTE DI CLASSE AL 3° ANNO
Binaghi: “Il tennis nelle scuole occasione unica”

Ben 20 Regioni partecipanti e circa 500 istituti scolastici coinvolti, circa 60 mila bambini protagonisti. Sono solo alcuni dei numeri di “Racchette di Classe”, il progetto promosso e sviluppato dalla Federazione Italiana Tennis e dalla Federazione Italiana Badminton in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Universita e della Ricerca. Giunto al terzo anno, Racchette di Classe si colloca nell’ambito dei Protocolli d’intesa CONI, CIP, MIUR ed è stato convalidato ed inserito nel programma dell’attività motoria e sportiva per le scuole primarie. Nella splendida cornice Foro Italico, all’interno della sala conferenze del Centro Stampa degli Internazionali BNL d’Italia, è stata presentata la terza edizione di questo progetto di successo, alla presenza del Presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi, del Presidente del Coni Giovanni Malagò, della Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli e del Presidente della Federazione italiana Badminton Carlo Beninati. In sala, tra gli altri, anche Nicola Pietrangeli, Rita Grande, Mara Santangelo e l’Amministratore Delegato di Coni Servizi Alberto Miglietta.

“Per noi Racchette di Classe è un’occasione unica – le parole del Presidente Binaghi in conferenza stampa – “una conferenza con il presidente del Coni e una Ministra della Repubblica. Nicola Pietrangeli invece rappresenta la storia del nostro sport, può testimoniare che una cosa così non era mai accaduta nel nostro sport. Questo sarà un tassello di una settimana indimenticabile, dal punto di vista istituzionale, perché abbiamo cominciato con il Sindaco di Roma, oggi abbiamo la Ministra, poi chiuderemo con il Presidente della Repubblica Mattarella il giorno della finale. Si direbbe che abbiamo fatto un botto tutto insieme, per cui potrete capire il mio stato d’animo e la mia emozione. Leggevo nei giorni scorsi sui giornali di quanto il Presidente del Coni voglia rinforzare il rapporto tra il Coni e le scuole. Credo quindi che questa conferenza stampa abbia un significato più profondo che travalica la settimana di grande tennis. In questo meraviglioso posto che è stato così ben allestito dalla Coni Servizi, nei prossimi dieci giorni si incontreranno al cospetto di tutti i media i più forti giocatori e le più forti giocatrici di questo sport. Sarà un momento di grandissima visibilità. Sono attesi più di 200 mila spettatori paganti, batteremo il record dello scorso anno, però noi oggi cominciamo dalla parte più importante perché i bambini e la scuola vengono prima di tutto. Anzi io penso che siano il fine ultimo. Le imprese dei grandi campioni devono ispirare lo spirito emulativo di questi ragazzi, devono fare in modo che lo sport si diffonda sempre di più con messaggi positivi per i nostri giovani e i nostri ragazzi. In questi anni la nostra Federazione ha avuto qualche buona idea e una buona dose di fortuna. Abbiamo una televisione, gli Internazionali BNL d’Italia sono arrivati a un livello di visibilità che solo dieci anni fa era impossibile pensare. Abbiamo avuto dei risultati straordinari, però il successo più grosso di questo corso della Federazione che ho l’onore di guidare credo sia il rapporto con la scuola. Per noi era una sconosciuta. Tutti i miei predecessori avevano sempre fatto programmi mega galattici che avrebbero dovuto portare nella scuola e invece non ci sono mai riusciti. Quindi lei capisce quanta soddisfazione abbiamo provato tre anni fa, quando abbiamo capito che con la collaborazione con il suo ministero avremmo potuto finalmente colmare questo gap ed entrare finalmente nelle scuole. Per noi questa è stata una cosa eccezionale, capita nel momento giusto, di grande crescita e noi continueremo ad investire sul progetto. Non abbiamo limiti perché lo riteniamo strategico non solo per il compito che ogni federazione, come la nostra, deve svolgere, che è quello di diffusione dello sport tra i giovani. Ma lo riteniamo anche strategico per cercare di acquisire del materiale umano sempre migliore per il nostro settore tecnico. Noi abbiamo iniziato due anni fa, avevamo tremila bambini che hanno preso per la prima volta in mano una racchetta da tennis o di badminton. L’anno successivo i bambini sono diventati 20.000, quest’anno sono stati addirittura 60.000. Abbiamo coinvolto tutte le parti di Italia, abbiamo avuto oltre 400 Istituti scolastici coinvolti, a questa festa finale parteciperanno 1.400 bambini che provengono da tutta Italia con i loro 600 insegnanti. Non ci poniamo limiti. Per noi l’anno scorso poter essere accolti dal suo predecessore è stato come vincere il torneo dello Slam. Ci poniamo come obiettivo che in ogni scuola di Italia si cominci a conoscere gli sport della racchetta. L’anno prossimo diventeremo ancora più forti con il Tennis Tavolo, sentirà parlare molto di questo progetto e confidiamo che lei ci dia una mano nei nostri sforzi”.

Ha poi preso la parola la Ministra Valeria Fedeli, non solo appassionata ma tennista praticante, che ha scherzato con Pietrangeli in sala. “Ringrazio i Presidenti delle Federazioni, il Presidente Malagò ma soprattutto le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato, le loro famiglie e i loro docenti. Progetti come ‘Racchette di classe” sono importanti perché con essi si è iniziato un percorso di qualificazione dei contenuti forniti dalla scuola, utili per accrescere le competenze e le conoscenze delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Per molto tempo si è avuta l’idea, sbagliata, che lo sport fosse solo esercizio fisico e non contenuto educativo. Lo sport è invece l’occasione per fare scuola oltre la scuola, è una componente fondamentale nella formazione e nella crescita di ciascun individuo, è voglia di incontro, spirito di confronto. Avvicinare le nostre ragazze e i nostri ragazzi all’attività motoria e sportiva sin dall’infanzia significa insegnare loro valori e stili di vita, perché lo sport insegna molte cose: a stare in gruppo, a conoscere regole e valori importanti nelle relazioni, a rispettare e accettare gli altri, ad adottare uno stile di vita di cui lo sport e il movimento fisico sono parte integrante. ‘Racchette di classe’ è anche un progetto educativo che sostiene fortemente l’inclusione, parte essenziale della cultura didattica e formativa delle nostre scuole. Tutti gli sport devono entrare già dalla scuola primaria e devono essere aperti a ragazze e ragazzi, senza alcun tipo di discriminazione. Per questo sono molto contenta di partecipare a questa iniziativa, oggi, perché il tennis e il badminton sono sport fortemente inclusivi, non hanno un’impronta di genere, come purtroppo accade ancora per alcune discipline, e sono diffusi tanto tra le sportive quanto tra gli sportivi. Questo è il messaggio che dobbiamo trasmettere alle scuole, alle studentesse e agli studenti, alle e agli insegnanti, alle famiglie, e lo stiamo facendo con azioni concrete come questo progetto, come il bando PON sulle competenze di cittadinanza globale che ha fra le tematiche l’educazione motoria. È giusto che anche le istituzioni pubbliche, con la collaborazione delle federazioni e del Coni, facciano la loro parte con risorse pubbliche perché lo sport è importante, appartiene al percorso formativo, è un valore sociale ed educativo per le nostre ragazze e i nostri ragazzi”.

“E’ una iniziativa eccellente” – il commento del presidente del Coni Malagò – “Il Miur sta facendo molto per portare lo sport nelle scuole con tante iniziative importanti. Qualche decennio fa era impensabile questa cosa. Certo, non possiamo fare il paragone con altri paese, come quelli anglosassoni ad esempio che hanno strutture con impianti sportivi dedicati. Ma stiamo recuperando. Non possiamo accontentarci, la strada è ancora lunga ma è un dato di fatto che in Italia, come mostrano le statistiche, non è mai stato fatto così tanto sport come adesso. Quindi ben vengano queste iniziative”.

“Grazie al Miur che ha approvato e sostenuto questo progetto in cui crediamo” – le parole del presidente della Federazione italiana Badminton, Carlo Beninati – “questo sport è entrato ufficialmente nelle scuole come offerta formativa e dà ai nostri giovani la possibilità di vivere una esperienza fantastica. Il progetto facilita l’integrazione sociale dei ragazzi”.
L’attenzione si è poi spostata alla Next Gen Arena dove, con tutti i bambini e le bambine delle scuole presenti, si è svolta la cerimonia di premiazione dei progetti speciali di alcune scuole sotto un sole che ha esaltato i colori e i profumi del Foro Italico.