Assunzioni, quest’estate saranno 52mila: raggiunta intesa Mef-Miur

da La Tecnica della Scuola

Assunzioni, quest’estate saranno 52mila: raggiunta intesa Mef-Miur

Sono circa 52.000 i posti disponibili quest’anno per le assunzioni di docenti nella scuola pubblica.

A comunicarlo è il Miur con un comunicato emesso nel tardo pomeriggio del 10 maggio.

Si tratta di cattedre che verranno coperte con contratti a tempo indeterminato, favorendo così la continuità didattica e una maggiore stabilità del personale.

Il conteggio è stato reso pubblico dopo che nella serata del 9 maggio è stata raggiunta l’intesa tra Miur e ministero dell’Economia e delle Finanze sull’attuazione della norma inserita in legge di Bilancio, la quale prevede la trasformazione di 15.100 posti dell’organico di fatto, assegnati ogni anno a supplenti, in altrettanti posti dell’organico di diritto da coprire con docenti di ruolo con contratti a tempo indeterminato.

Vengono così superati, e non di poco, i 9.600 posti inizialmente accordati dal Mef. Anche se si rimane distanti dai 25mila, sempre da spostare in organico di diritto, chiesti da tempo dal ministero dell’Istruzione e che negli ultimi mesi avevano creato più di un attrito con il dicastero di Via XX Settembre.

A questi, scrive il Miur, si aggiungeranno i posti rimasti liberi a seguito dei pensionamenti (circa 21.000) e i posti già vacanti e disponibili (circa 16.000). In tutto, quest’anno, saranno dunque disponibili circa 52.000 posti per le assunzioni a tempo indeterminato che serviranno a garantire maggiore continuità didattica e a dare una risposta alle legittime aspettative delle precarie e dei precari storici e delle vincitrici e dei vincitori del concorso. Le procedure di assunzione avverranno nel corso di questa estate con decorrenza dei contratti dal primo settembre.

La collaborazione tra le due Amministrazioni è stata fondamentale per raggiungere questo risultato, che conferma il continuo impegno del Governo in favore dell’istruzione scolastica. L’intesa prevede il monitoraggio dell’evoluzione dell’organico con l’obiettivo di contenere il fenomeno del precariato e garantire continuità nello svolgimento dell’attività didattica.

“La scuola merita questo riconoscimento”, sottolinea la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli. “Trasformare ciò che oggi è organico di fatto in organico di diritto significa scegliere di continuare a investire sulla qualità della formazione delle e dei docenti, mettendo al centro gli interessi di studentesse e studenti, famiglie, insegnanti”. L’intesa raggiunta, aggiunge Fedeli, è “frutto dello sforzo comune” compiuto dal Miur e dal Mef nell’effettuare i necessari calcoli a partire da quanto stanziato per questo capitolo nella legge di Bilancio 2017”.

“Andremo avanti con le assunzioni”, sottolinea la Ministra, facendo riferimento ai posti derivanti da turnover e concorsi, “e continueremo ad operare trovando le condizioni per rendere l’insieme degli organici scolastici sempre più formati”. Quello compiuto ora “è un ulteriore passo importante nel percorso aperto con la Buona scuola”, sottolinea Fedeli, aggiungendo che “l’obiettivo adesso è quello di garantire a studentesse e studenti di trovare tutte le docenti e tutti i docenti in cattedra a settembre fin dal primo giorno di scuola”.

“La trasformazione di incarichi di fatto con l’inserimento nell’organico stabile del personale docente è parte di un processo complessivo di riforma che procede senza interruzioni” ha osservato il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan. “Una gestione avveduta e lungimirante delle finanze pubbliche – ha aggiunto Padoan – è una condizione necessaria per sostenere il percorso delle riforme e ne rende possibile l’attuazione”.