Governo diviso sui vaccini: Lorenzin accelera, Fedeli frena Renzi all’attacco: coordinatevi

da Il Sole 24 Ore

Governo diviso sui vaccini: Lorenzin accelera, Fedeli frena Renzi all’attacco: coordinatevi

di Barbara Gobbi

La ministra della Salute Beatrice Lorenzin accelera sull’obbligo vaccinale a scuola, proponendo un testo (anche un decreto) da portare oggi in Consiglio dei ministri. Ma Palazzo Chigi frena , precisando che «non è previsto alcun testo di legge sui vaccini». E Matteo Renzi s’infuria con il Governo, per il caos nella comunicazione. Ben venga, per il segretario Dem, un decreto sull’obbligatorietà dei vaccini, una delle questioni principali su cui si gioca la partita tra il Pd e il M5S, finito per la sua posizione anti-vax anche nel mirino della stampa internazionale. Purché la maggioranza si mostri compatta, chiede però l’ex premier. Renzi proprio ieri pomeriggio aveva riunito i vertici dei gruppi Pd, la ministra per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro e la sottosegretaria Maria Elena Boschi, per raccordare partito, Governo e Parlamento ( si veda articolo in pagina ). «Noi siamo convintamente a favore – ha spiegato Matteo Richetti, portavoce Dem -: sul tema c’è un a pericolosa confusione e ambiguità e dai dati emerge che cresce il numero di persone che decidono di non avvalersi dei vaccini». In tarda serata Lorenzin ha puntualizzato: «Mai detto che le norme sui vaccini fossero all’ordine del giorno, ma solo che intendevo aprire una discussione nel Governo, in un ampio spirito collaborativo, sottoponendo una proposta normativa». Si capirà oggi in Cdm se c’è o no una smagliatura. A partire dal confronto di Lorenzin con la titolare dell’Istruzione Valeria Fedeli, con cui sarebbe in corso un dialogo da mesi. Bene la tutela di bambine e bambini, e quindi l’obbligatorietà delle vaccinazioni, ma – ha sottolineato Fedeli – «si deve trovare il modo per garantire al contempo anche il diritto costituzionale all’istruzione». Lorenzin concorda, ma chiede «norme uniche in tutta Italia, visto che le regioni si stanno muovendo in ordine sparso». Apripista l’Emilia Romagna, che a novembre ha introdotto l’obbligo di vaccinazione negli asili nido pubblici e privati, ora altre regioni – dal Lazio alla Lombardia alla Toscana e ieri al Piemonte – si stanno attrezzando. Il coordinatore degli assessori alla Salute delle regioni, Antonio Saitta (Piemonte), avalla la proposta Lorenzin: «Guarderemo nel dettaglio in Conferenza delle regioni le norme proposte, non appena il testo ci sarà trasmesso. Credo però che si sia intrapreso un percorso giusto che in una logica di prevenzione deve essere sostenuto».