Ultime notizie sugli organici per il prossimo anno scolastico

Ultime notizie sugli organici per il prossimo anno scolastico

In questa settimana al Ministero dell’Istruzione si sono tenuti alcuni incontri che hanno riguardato gli organici del personale docente e ATA per il prossimo anno scolastico.

Ai sindacati sono stati illustrati l’esito del confronto tra Miur e Mef da cui è scaturito l’accordo che ha sbloccato l’emanazione sia della bozza di decreto Interministeriale, con tabelle annesse sugli organici docenti, sia della nota 21315 del 15 maggio 2017 con le indicazioni operative agli Uffici scolastici regionali.
L’accordo tra i due ministeri, che consente di assumere a tempo indeterminato, dal prossimo settembre, 52.000 docenti, è un fatto positivo. Per completezza di informazione, è però il caso di precisare che di queste assunzioni buona parte (21.000 unità) rappresentano il semplice rimpiazzo del personale andato in pensione; altre 16.000 unità consentono la copertura – senza ulteriori aggravi economici – di posti già vacanti e disponibili in organico di diritto. Le restanti 15.000 assunzioni avverranno invece su un numero di posti di molto inferiore a quelli attualmente esistenti in organico di fatto: 30.262. Per di più una quota riguarda i posti di sostegno che, nel fatto, vanno ben oltre i 30.262 posti accertati.

Per il personale docente, la dotazione organica complessiva di posti comuni è uguale a quella dello scorso anno. A tale ripartizione si aggiungono ulteriori posti per il potenziamento sia comuni che sul sostegno, per effetto della legge 107/15, ed ulteriori posti per effetto della legge di stabilità 2017.
Sui licei musicali, il Miur si è impegnato ad emanare una nota specifica.

Per il personale ATA, il Miur fornirà in un prossimo incontro i dati definitivi, compreso quello dell’organico dei DSGA. Ci è stato comunque anticipato che è confermata la proroga di un anno per i contratti co.co.co, mentre nulla cambia per gli accantonamenti del personale LSU. Per le assunzioni di questo personale abbiamo ribadito che va data piena disponibilità dei posti vacanti nell’organico di diritto.