Al Salone del libro i volumi “speciali” delle biblioteche accessibili

Redattore Sociale del 18-05-2017

Al Salone del libro i volumi “speciali” delle biblioteche accessibili

Ideato dalla fondazione Paideia, il progetto riunisce una decina di biblioteche piemontesi, oltre ai servizi di neuropsichiatria infantile della città di Torino: da una settimana, ognuna di queste strutture distribuisce libri “tradotti” secondo il codice della comunicazione aumentativa.

TORINO. C’è uno scaffale molto particolare tra le esposizioni di questa trentesima edizione del Salone del libro di Torino. Contiene volumi pieni di simboli, loghi e disegni: ma non si tratta, in realtà, di una selezione di libri illustrati per l’infanzia, come i titoli – sulla falsariga di “Giulio coniglio”, “Brava coccinella” o “Filastrocche a colori” – potrebbero suggerire. Quei disegni, infatti, fanno parte di un codice che venne ideato negli Stati Uniti a partire dagli anni 50, per semplificare e incrementare le capacità di lettura e scrittura di chi aveva forme di disabilità – come l’autismo, la paralisi cerebrale infantile o anche la dislessia – che potessero creare delle difficoltà in tal senso. Da allora, la “Comunicazione aumentativa o alternativa” si è diffusa moltissimo anche in Europa e nel resto del mondo: tanto che, la scorsa settimana, una decina di biblioteche del territorio piemontese si sono riunite in una rete di distribuzione di testi per l’infanzia, “tradotti” secondo questo codice e distribuiti grazie a un progetto della fondazione Paideia.

Si chiama “Libri per tutti”, e ad oggi vi hanno aderito il Servizio delle Biblioteche civiche della città di Torino, la biblioteca mutimediale “Archimede” di Settimo Torinese, la biblioteca civica “Nicolò e Paola Francone” di Chieri e le biblioteche civiche di Cavallermaggiore, Saluzzo, Fossano e Savigliano, oltre al servizio di Neuropsichiatria infantile della Asl Torino 1. Dalla scorsa settimana, ognuna di queste strutture ha iniziato a esporre lo scaffale dei “Libri per tutti”, lo stesso che, fino a domenica prossima, la fondazione porterà anche al Salone del libro, nello stand “Nati per leggere”: i volumi sono rivolti a tutti coloro che necessitano di un supporto speciale alla comprensione del testo, e dunque non soltanto ai bambini, come tiene a sottolineare il personale di Paideia. “I libri modificati con i simboli della Comunicazione aumentativa e alternativa – spiegano dalla fondazione – sono indicati non solo per lo sviluppo delle competenze comunicative di bambini e ragazzi con disabilità o bisogni comunicativi complessi, ma anche per persone straniere al primo approccio con la lingua locale, e in generale per soggetti di tutte le età con fragilità di comunicazione, anche di natura temporanea”.

I quarantaquattro titoli “modificati” sono disponibili per la consultazione e il prestito gratuito nelle biblioteche aderenti al progetto: di questi, ben 32 sono stati ceduti dal Sistema bibliotecario di Fossano (CN), che da dieci anni si occupa di adattare e tradurre libri secondo i codici della comunicazione aumentativa. Il progetto è patrocinato dalla regione Piemonte. (ams)