da ItaliaOggi
Maturità 2017, prove di riforma
L’orale non dovrà partire dalla tesina. Decisiva la delibera del consiglio di classe
L’ordinanza a questo proposito precisa che la commissione «organizza il colloquio tenendo conto» di questi percorsi «opportunamente e dettagliatamente indicati nel documento del consiglio di classe (art. 21). Due aspetti caratterizzanti la riforma della maturità disegnata dalla delega della Buona Scuola, alternanza e Clil, di fatto sono già presenti nell’attuale esame di stato. L’ordinanza del Miur sulla maturità 2017 ribadisce, illustrandole in modo più esplicito, modalità di svolgimento della terza prova scritta e del colloquio orale già previste dal nuovo esame varato nel 1998.
In base al suo regolamento, contenuto nel dpr 323/1998, la terza prova scritta non è il cosiddetto quizzone, sebbene al Miur confermino che è la modalità scelta dalla maggioranza assoluta delle commissioni. Così come per il colloquio orale il regolamento non stabilisce che inizi con la tesina, ma «con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato», che «possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra indicazione» (art. 5, comma 7). La normativa vigente, quindi, già apre alla possibilità dell’alternanza e del Clil alla maturità. A orientare la commissione il documento che il consiglio di classe elabora entro il 15 maggio per la commissione d’esame sull’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso, primo atto di avvio della maturità.
Nel documento del 15 maggio, spiega l’ordinanza, sono indicati, tra gli altri, tutti gli elementi utili e significativi per lo svolgimento degli esami, con specifico riferimento proprio alla terza prova e al colloquio, tenendo conto del Clil e allegandovi eventuali esperienze di alternanza, stage, tirocini. Per i candidati delle aree di Lazio, Marche, Umbria ed Abruzzo colpite dal terremoto commissioni composte da soli membri interni, validità dell’anno scolastico e studenti ammessi in deroga al limite di assenze.